Abbatteremo gli animali domestici positivi al covid

Negli ultimi tempi sta circolando il falso post di una signora americana che avrebbe fatto abbattere la sua cagnolina in quanto “positiva alla variante omicron” per timore che potesse infettarla.

Si tratta di una bufala, ma in Cina l’abbattimento di cani e gatti degli infetti è già una realtà: le cronache degli ultimi mesi riportano le atroci imprese delle squadre anti-virus che vanno nelle case dei cinesi in quarantena per far fuori i loro animali domestici.

Tuttavia, nonostante l’indignazione della stampa occidentale, anche nostrana (si veda qui o qui) per tre gatti uccisi dopo essere risultati positivi al covid senza il consenso del loro proprietario o per la brutale soppressione di un povero corgi con un piede di porco (mentre la sua proprietaria era stata portata via, seppur negativa, perché in città era scoppiato un focolaio), credo che di questo passo accetteremo anche questo, magari col plauso degli animalisti.

Chi crede sia impossibile, guardi a quanto accaduto negli ultimi due anni e si renda finalmente conto dell’orrore. Perché in fondo alla gente non importa nulla di rimanere coerente con le proprie idee, né di preoccuparsi delle reali discriminazioni nel momento in cui non la riguardano: si può rendere la vita impossibile al nostro prossimo qualora non vaccinato, si possono usare i bambini come cavie, si può distruggere la società in nome di non si sa più quale variante. Ma di fronte a cani e gattini forse qualcosa potrebbe iniziare a vacillare (anche se ormai dubito anche di questo)…

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