Un agente dell’FBI infiltrato nella NAMBLA racconta la prossima “minoranza sessuale” a cui dovremo garantire “nuovi diritti”?

Invito chiunque capisca un po’ di inglese a seguire questa intervista, seppur di tre ore piene (!) a un “veterano” dell’FBI, Bob Hamer, che ha speso buona parte della sua carriera a infiltrarsi nella più grande organizzazione pedofila al mondo, la North American Man/Boy Love Association (NAMBLA). L’argomento è disgustoso e i fatti snocciolati sono rivoltanti, ma Hamer riesce a raccontarli in maniera accattivante e intelligente, non disdegnano di soffermarsi sul lato grottesco dell’attivismo “pedo”.

La NAMBLA è descritta come un’organizzazione che, pur protetta dal solito “Primo Emendamento”, promuove indirettamente la pedofilia attraverso la sua ideologia. L’unico modo in cui l’FBI è in grado di metterle i bastoni tra le ruote senza violare la dogmatica liberty americana è di raccogliere prove che i membri gestiscano un traffico di prostituzione minorile (magari tramite la copertura di agenzie di viaggio specializzate in questo tipo di repellente “turismo sessuale”) o che abbiano effettivamente violentato un ragazzino (anche se loro ci tengono alla facciata “platonica”, per così dire).

Hamer ha dovuto imparare il lessico e il modo di pensare dei “pedofili organizzati” con un intenso lavoro non solo a livello di profilazione ma soprattutto su se stesso, facendosi violenza psicologica nel momento in cui, per esempio, con i suoi “compagni” è stato costretto a visitare negozi di giocattoli e sorbirsi continui commenti sui bambini lì presenti.

L’agente ha dunque messo in piedi un finto “viaggio di piacere” in Messico per incastrare il maggior numero di militanti della NAMBLA, portando all’arresto di mostri come un certo Sam Lindblad, il quale ha confessato di aver abusato di oltre 70 bambini. L’intervistato, essendo in pensione, ha potuto inoltre denunciare il comportamento di alcuni giudici che hanno minimizzato la gravità dei crimini commessi per l’assenza di una “violazione carnale” comminando pene lievi (un anno di prigione) ad alcuni degli accusati.

Essenziali, a mio parere, le sue indicazioni su quali sono le vittime “predilette” da questi predatori, citando senza timore di apparire “politicamente scorretto” l’assenza di un padre come prima causa di vulnerabilità: «Nessun bambino con una forte figura paterna in casa ha mai rischiato di venire plagiato da un membro della NAMBLA».

I pedofili vanno a “caccia” di quei ragazzini figli di madre single o cresciuti con un padre alcolizzato o violento. Gli stessi “militanti” della NAMBLA gli hanno riferito che la tattica da essi più utilizzata è quella di presentarsi come babysitter dei figli delle donne sole, proporsi di portarli alla partita o in campeggio mentre le madri sono al lavoro.

Ci sono poi, come accennavo, lati grotteschi nel racconto, come quando Hamer evidenzia le difficoltà nell’evitare di guardare alle ragazze in bikini mentre passeggiava con la comitiva di pedofili per le spiagge di Miami.

Bisogna ammettere che persino certi aneddoti siano utili a capire cos’è un pedofilo e il modo in cui agisce: per esempio, a un certo punto l’ex agente paragona i membri della NAMBLA a un gruppo di “donne anziane”, sostanzialmente delle “vecchie zie” o zitelle, con i quali diventa complicato persino scegliere un ristorante in cui andare a cenare («Mi scuso con le vecchie signore, ma questi pedofili sono appunto come un gruppo di vecchie signore che non riescono a decidere nulla, continuano a battibeccare sul “cosa fare e cosa non fare”»), e con cui le uniche discussioni che si possono intrattenere riguardano l’avvenenza, giusto per dire, dei Piccoli Cantori di Vienna, il coro di fanciulli i cui concerti vengono talvolta trasmessi dalla televisione americana (in effetti anche questo è un argomento da “vecchie zie”).

Senza voler offendere nessuno, tali affermazioni confermano il mio pregiudizio riguardo a quegli uomini adulti, con figli o senza, che trovano particolarmente piacevole giocare con i ragazzini, fare i “bambinoni” eccetera. Ho notato che questo carattere viene continuamente esaltato dalla cinematografia statunitense come “positivo”, probabilmente allo scopo di ridicolizzare la “mascolinità tradizionale”, tuttavia mi domando, anche per i rivoluzionari da operetta, se il gioco valga la candela, cioè se davvero la figura di un quarantenne il cui unico scopo nella vita sembra sia quello di intrattenere dei mocciosi debba esser presentato come “modello” di una nuova virilità.

Mi spiace doverlo nominare visto che si è suicidato, ma il primo nome che mi viene in mente è quello di Robin Williams, che nelle sue varie incarnazioni in celluloide bene o male ha sempre rappresentato tale “maschera”, da Peter Pan alla “tata” di Mrs. Doubtfire, dal “bambino nel corpo di un adulto” di Jumanji e Jack, fino al professorino de L’attimo fuggente.

Con tutto il rispetto per la “diversità” (ma anche no), questo tipo di persone andrebbe tenuta lontana dai bambini. Non a caso, Hamer suggerisce ai genitori, quale approccio basilare al problema (che esiste ma non va ingigantito per non cadere in una paranoia altrettanto nociva) di rafforzare l’autostima dei propri figli, mantenere una comunicazione schietta con essi e “fidarsi del proprio istinto” quando percepiscono che “qualcosa non va”.

AVVERTENZA (compare in ogni pagina, non allarmatevi): dietro lo pseudonimo Mister Totalitarismo non si nasconde nessun personaggio particolare, dunque accontentatevi di giudicarmi solo per ciò che scrivo. Per visualizzare i commenti, cliccare "Lascia un commento" in fondo all'articolo. Il sito contiene link di affiliazione dai quali traggo una quota dei ricavi. Se volete fare una donazione: paypal.me/apocalisse. Per contatti bravomisterthot@gmail.com.

2 thoughts on “Un agente dell’FBI infiltrato nella NAMBLA racconta la prossima “minoranza sessuale” a cui dovremo garantire “nuovi diritti”?

  1. Vedo incastrarsi gli interessi di molte disfunzioni sociali, come a formare una filiera della degenerazione bioleninistica autosostentante.

    Ipergamia (che, massimizzando la libertà sessuale delle cumciette, porta a produrre) Madri Single (che cercheranno risorse e supporto nei) Surrogati Paterni a mò di cuckoldismo di Stato (che, se oltre a fornire risorse e tempo a cumcetta e alla sua creatura dotata di geni Over-7, sono pure pedofili, produrranno un altro essere umano psicologicamente deviato ed incapace di paternità, che può entrare nel novero dei futuri pedofili provider, o fare il Chad inseminatore per le cumcette)

    L’Urosboro è compiuto.

  2. Molto interessante anche la conferma di quello che molti avevano già capito, e cioè che le vittime preferite di queste persone sono bambini con il padre fisicamente o emotivamente assente. Un video del genere sarebbe da doppiare o sottotitolare in italiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.