Researchers Warn Some Covid-19 Vaccines
Could Increase Risk Of HIV Infection
(Forbes, 20 ottore 2020)
Alcuni dei vaccini contro il Covid-19 attualmente in fase di sviluppo potrebbero aumentare il rischio di contrarre l’HIV: a lanciare l’allarme la prestigiosa rivista Lancet (Use of adenovirus type-5 vectored vaccines: a cautionary tale, ottobre 2020).
I ricercatori rievocano un esempio da non seguire: un tentativo, risalente a più di un decennio fa, di creare un vaccino contro l’HIV, che al risultato finale avrebbe al contrario aumentato il rischio di prendersi il virus. Il vaccino si basava su un virus modificato, chiamato adenovirus 5 (Ad5), utilizzato come vettore per portare parte del materiale genetico dell’HIV nel corpo.
Non è noto come il vaccino aumentasse i rischi di trasmissione dell’HIV, ma in una conferenza del National Institutes of Health venne fortemente scoraggiato un ulteriore utilizzo dell’Ad5 come vettore nei vaccini contro l’HIV (peraltro l’autore del principale articolo che attesta tale posizione è l’ormai noto dottor Anthony Fauci).
L’Ad5 è utilizzato come vettore in alcuni vaccini anti-covid: la rivista Science ne identifica quattro, attualmente in fase di sperimentazione in vari Paesi del mondo, inclusi gli Stati Uniti, con due studi di fase 3 su larga scala in corso in Russia e Pakistan.
I ricercatori hanno sottolineato la necessità di comprendere il ruolo che l’Ad5 potrebbe svolgere nell’aumentare i rischi di HIV nelle fasce vulnerabili della popolazione prima di sviluppare e distribuire vaccini che utilizzano quel vettore, aggiungendo che i moduli di consenso informato dovrebbero riportare la “considerevole letteratura” sul rischio di contagio da HIV con vettori Ad5.
Molti vaccini fanno uso di virus modificati per trasportare materiale nel corpo umano. Molti fanno uso di un adenovirus per farlo, virus solitamente innocuo – tranne che per la capacità di causare il comune raffreddore. Alcuni dei principali candidati per un vaccino Covid-19, compresi Johnson & Johnson e AstraZeneca, utilizzano gli adenovirus come vettori. Non ci sono tuttavia prove che questi vettori aumentino il rischio di infezione da HIV.
Gli autori dello studio apparso su Lancet sono balzati agli onori della cronaca perché i vaccini anti-covid che usano come vettore l’Ad5 potrebbero presto essere testati in popolazioni con alta prevalenza di HIV. Uno degli autori che ora presiede il sistema di prevenzione anti-covid negli Stati Uniti, Lawrence Corey, impegnato anche a testare i vaccini per conto dell’Istituto Nazionale di Sanità americano, ha dichiarato a Science che se fosse in un paese dell’Africa subsahariana, dove c’è un’alta prevalenza dell’HIV, “non sceglierebbe un vettore Ad5 avendo a disposizione molte altre alternative”.