Amelio Robles Ávila, icona del terrorismo trans

La colonnella Amelia (Amelio) Robles Ávila (1889-1984), protagonista della rivoluzione messicana, che ha vissuto apertamente come uomo dall’età di 24 anni fino alla sua morte a 95 anni, è diventato in questi anni un’icona dell’attivismo trans d’oltreoceano, con alcuni risvolti inquietanti dopo l’attentato alla scuola cristiana di Nashville, che non ha in alcun modo stemperato la violenza verbale di questi uomini-donne.

L’attivista trans (da uomo a donna) di origine ebraica Eli Erlick, per fare un esempio, ha recentemente elogiato Amelia/Amelio come icona del movimento, ritwittata dallo scrittore trans (da uomo a donna) Jen Richards:

«Credete che i trans oggi siano troppo aggressivi riguardo il misgendering [rivolgersi a un trans usando pronomi riferiti al suo sesso biologico]? Dal 1913 il colonnello zapatista Amelio Robles Ávila minacciò di sparare con la sua pistola a chiunque si rivolgesse a lui come a una donna. Ha vissuto apertamente come uomo per 71 anni ed è stato sostenuto dalla sua famiglia, dai suoi colleghi e dal governo».

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