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Arcivescova svedese: “Vogliamo un mondo di amici, non nemici”

Ärkebiskopen: “Vi vill ha en värld av grannar, inte fiender”
(Svt, 30 gennaio 2020)

 

L’arcivescova Antje Jackelén ha dato vita a un network europeo a favore delle persone in fuga dalla guerra (gestito anche da migranti) come parte del programma En värld av grannar (“Un mondo di buoni vicini”).

La conferenza dedicata all’iniziativa si è svolta a Malmö negli ultimi tre giorni e vi hanno partecipato 70 cittadini europei (scelti “uno per uno”) provenienti da 15 paesi e con esperienza nel campo delle migrazioni.

“Ora siamo pronti ad affrontare il futuro”, ha affermato Antje Jackelén. “È una visione importante per noi in quanto esseri umani. Se non viviamo in un mondo in cui possiamo fidarci uno dell’altro, diventiamo tutti nemici”.

I partecipanti sono stati esortati dalla Vescova a creare una “rete europea interreligiosa”: “L’80% delle chiese svedesi si è occupata di accoglienza dei rifugiati tra il 2015 e il 2016 e ora vogliamo sfruttare questa esperienza”.

Non sono rappresentate però solo le religioni: al network partecipano anche scienziati, politici e rifugiati.

“Penso sia stata un’ottima iniziativa e spero che anche ciò che viene detto sia messo in pratica”, ha dichiarato Zekrulah Ahmad, giunto in Svezia come rifugiato nel 2015.

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