Secondo quanto riferito da Quds TV, l’arcivescovo Atallah Hanna, a capo della diocesi di Sebastia della Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme, è stato ricoverato ieri dopo esser rimasto intossicato da sostanze chimiche.
مصادر محلية: تعرض المطران الفلسطيني عطا الله حنا للتسمم بمادة كيماوية نقل على إثرها لإحدى مستشفيات القدس المحتلة pic.twitter.com/IqlLiUrg7E
— Quds TV – قناة القدس (@QdsTvSat) December 18, 2019
L’arcivescovo è stato portato d’urgenza in ospedale dopo che un lacrimogeno israeliano è stato sparato all’interno della sua chiesa a Gerusalemme. Non sarebbe in pericolo di vita.
Il leader cristiano palestinese è da sempre un fervente critico di Israele e recentemente ha partecipato alla prima conferenza internazionale contro l’apartheid israeliano tenutasi a Istanbul il mese scorso. “Gli occupanti a Gerusalemme ci trattano come fossimo ospiti e stranieri nella nostra stessa città. Questa è l’incarnazione delle politiche e delle pratiche di apartheid contro il nostro popolo a Gerusalemme e in Palestina”, ha dichiarato al Middle East Monitor.
#Israel Tried to Assassinate Him
In a fresh #Israeli assassination attempt, Archbishop of Sebastia for Greek Orthodox in #Palestine Atallah Hanna was hospitalized today for suffering of a temporary paralysis after being poisoned by #Israel in his church in #Jerusalem pic.twitter.com/Koqtf0wqvw
— realSeifBitar (@BitarReal) December 19, 2019
Atallah Hanna, il cui nome da metropolita è Theodosios, è nato nel 1965 ed è stato ordinato il 24 dicembre 2005 nella chiesa del Santo Sepolcro; si tratta del secondo palestinese a ricoprire la carica di arcivescovo nella storia della diocesi. Prima di essere ordinato arcivescovo, Theodosios è stato arrestato, detenuto e interrogato più di una volta dalle autorità israeliane con varie accuse di “sobillazione”.
Theodosios ha accusato Israele di mettere in atto “una pulizia etnica contro arabi, musulmani e cristiani. Tutti pensano che ci sia un conflitto tra arabi e israeliani. Non è un conflitto tra arabi e israeliani, ma un’occupazione da parte di Israele”.
Nell’agosto 2002 Theodosios è stato arrestato nella Città Vecchia di Gerusalemme dalla polizia di frontiera per ordine del procuratore generale Elyakim Rubinstein, accusato di “legami con organizzazioni terroristiche” e “ingresso illegale in un paese nemico”, cioè Siria e Libano, dove si era recato per partecipare a delle conferenze a tema religioso. In quell’occasione la polizia israeliana gli ha confiscato i passaporti israeliani e vaticani.