What a spectacle! One says this is the most fraudulent election in US history. Who says that? The president who is currently in office. His rival says Trump intends to rig the election! This is how #USElections & US democracy are.
— Khamenei.ir (@khamenei_ir) November 4, 2020
Su Twitter il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, si fa beffe della confusione seguita all’Election Day affermando che essa rivela il vero volto della democrazia americana.
L’Ayatollah pochi giorni fa era già intervenuto sulla questione in un messaggio alla nazione persiana, affermando che “gli Stati Uniti stanno soffrendo di una decadenza politica, civile e morale che ne segnerà la fine a prescindere da chi vincerà le elezioni presidenziali… Naturalmente c’è chi affretterà questa distruzione se salirà al potere, e c’è chi la farà ritardare di un po’. Ma in ogni caso, questa è la verità”.
Nonostante le voci sulle possibili influenze iraniane nella disputa elettorale americana, il governo di Teheran ha pubblicamente ribadito di non preferire nessuno dei due candidati, nonostante le loro politiche divergenti nei confronti del Paese.
Trump infatti ha condotto una campagna di “pressione massima” contro la repubblica islamica, ritirando Washington da un accordo multilaterale sul nucleare e imponendo nuove sanzioni, che hanno danneggiato in modo significativo l’economia nazionale. Biden invece si è detto pronto a riaprire il dibattito sulla scia di Obama.
Il presidente Rouhani ha invece affermato che l’Iran si prepara a combattere indipendentemente dal segno politico della prossima amministrazione americana: “I risultati delle elezioni potrebbero essere noti entro stasera o domani, ma non è importante sapere chi ha vinto. Chiunque sarà in carica, dovrà comunque inginocchiarsi di fronte al popolo iraniano“.