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BALTOPS22: le esercitazioni Nato con gli esplosivi attorno al Nord Stream

Dal sito ufficiale della NATO (nato.int):

BALTOPS22, LA PRIMA ESERCITAZIONE MARITTIMA NEL BALTICO, SI È CONCLUSA A KIEL
KIEL, Germania – Sedici nazioni alleate e partner della NATO hanno concluso la 51a iterazione delle operazioni baltiche 2022 (BALTOPS22) a Kiel, in Germania, il 17 giugno 2022.
Durante la sosta al porto, i partecipanti hanno riflettuto sui risultati e sulle relazioni create durante l’esercitazione di 13 giorni che ha visto la partecipazione di 47 navi, 89 aerei e 7.000 membri del personale nel Mar Baltico.

“BALTOPS ha messo alla prova la nostra prontezza e adattabilità collettive ad un alto grado di complessità, evidenziando anche la forza della nostra Alleanza e la determinazione nel creare un maritime domain con libertà di navigazione per tutti”, ha affermato il vice ammiraglio Gene Black, comandante della Sesta Flotta degli Stati Uniti e delle Forze navali d’attacco e di supporto della NATO (STRIKFORNATO).

Guidata dalla Sesta Flotta statunitense, la BALTOPS22 è stata gestita dal STRIKFORNATO. Dal quartier generale del personale a Oeiras, in Portogallo, il contrammiraglio James Morley, vice comandante di STRIKFORNATO, ha garantito che i partecipanti raggiungessero tutti gli obiettivi di formazione.

“Abbiamo eseguito in sicurezza un programma di addestramento ambizioso per conto delle 16 nazioni alleate e partner nell’esercitazione, migliorando la prontezza al combattimento e dimostrando la capacità di collaborare insieme senza ostacoli in tutti gli ambienti: in aria, a terra, e in mare”, ha dichiarato Morley.

Le nazioni partecipanti includevano Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. Questi Paesi hanno partecipato insieme per testare la flessibilità, l’adattabilità e le capacità delle forze marittime e anfibie.

Anche se questa non è la prima volta che la Svezia partecipa alle BALTOPS, questa iterazione è stata unica nel suo genere, perché ha coinciso con la celebrazione del 500° anniversario della Marina svedese. La Svezia ha fornito un supporto significativo alla BALTOPS22, tra cui l’ospitare la conferenza introduttiva a Stoccolma e numerosi eventi sul territorio svedese e nelle acque e nello spazio aereo svedesi.

L’isola di Gotland, in Svezia, è servita come campo di addestramento per diversi inserimenti aerei e atterraggi anfibi dalla USS Kearsarge Amphibious Ready Group-22nd Marine Expeditionary Unit e controparti svedesi. L’esercitazione ha riguardato anche complessi scenari di addestramento per il recupero del personale e un salvataggio sottomarino. A sud-est, le forze lettoni si sono integrate con altre nazioni partner per mettere in pratica atterraggi multi-domain, mentre il poligono di addestramento di Ustka in Polonia è servito da base per sbarchi anfibi.

Il retroammiraglio John Menoni, comandante dell’Expeditionary Strike Group Two e capo di tutte le forze anfibie durante l’esercitazione, ha osservato come BALTOPS 22 abbia fornito alle forze partecipanti uno spazio di due settimane per operazione unificate allo scopo di “garantire non solo che le radio e le armi funzionino bene” ma “nella prospettiva di navigare e combattere assieme”.

Menoni ha anche notato diversi casi in cui le forze sono andate al di là dei metodi di guerra convenzionali, per spingersi oltre i limiti grazie alle nuove tecnologie di mare e di terra. “Che si trattasse di UUV per la caccia alle mine, operazioni di Intelligence, surveillance, target acquisition, and reconnaissance rilevabili da un UAV osservabile, o di prove della validità del concetto emergente di Expeditionary Advance Base Operations (EABO) del Corpo dei Marines, i nostri uomini e donne continuano a sviluppare tattiche, tecniche e procedure che daranno un contributo significativo alla consapevolezza del dominio marittimo e aumenteranno la letalità delle nostre forze”.

Qui uno dei passaggi centrali nella presentazione della missione:

“In mare, le navi hanno messo a punto manovre tattiche, azioni contro i sommergibli, live-fire training, contro-operazioni su mine e rifornimenti in mare. Il sottomarino svedese che ha partecipato all’esercitazione, il cacciatorpediniere per la difesa aerea di classe Daring del Regno Unito HMS Defender (D 36) e gli aerei di altre nazioni partecipanti sono stati addestrati alla guerra antisommergibile. Le operazioni di collocazione di mine [mine operations] sono state un ambito ideale per la sperimentazione di nuove tecnologie“.

Conclude infine l’articolo:

“Scienziati provenienti da cinque nazioni hanno sperimentato nel Mar Baltico gli ultimi progressi nelle tecnologie di sminamento attraverso i droni subacquei [Unmanned Underwater Vehicle (UUV)] e dimostrato l’efficacia del mezzo negli scenari operativi. Il BALTOPS Mine Counter Measure Task Group si è avventurato in tutta la regione baltica praticando la localizzazione e lo sminamento degli ordigni nei “punti di strozzatura” [chokepoints] critici in mare.
[…] I partecipanti francesi e statunitensi hanno servito come personale di meteorologia e oceanografia per la BALTOPS 22, fornendo informazioni accurate e specifiche sugli stati del mare presenti e previsti. È stato contemplato anche il dominio spaziale è negli scenari di esercitazione realistiche e simulate, tra cui jamming response, meteorologia spaziale e impatti sulla precisione del GPS”.

Il rapporto si dilunga anche sulla presenza di un cappellano militare (Brian Weigelt, teologo e pastore della Sesta Flotta) allo scopo di “sviluppare strategie di sostegno pastorale e spirituale per il personale durante i periodi di crisi”.

L’Italia non ha partecipato, ma il rapporto ricorda che “la U.S. Naval Forces Europe-U.S. Naval Forces Africa (NAVEUR-NAVAF) ha sede a Napoli e ha forgiato le relazioni strategiche con gli alleati, avvalendos di una base di valori condivisi per preservare la sicurezza e la stabilità. La NAVEUR-NAVAF coordina le forze navali statunitensi nelle aree di responsabilità dell’U.S. European Command (USEUCOM) e dell’U.S. Africa Command (USAFRICOM). La Sesta Flotta degli Stati Uniti è assegnata permanentemente alla NAVEUR-NAVAF e impiega le forze marittime attraverso l’intero spettro delle operazioni congiunte e navali”.

L’ultilizzo dei droni subacquei (Unmanned Underwater Vehicle) è avvenuto in particolare attorno all’isola di Bornholm (Danimarca), dove si sono poi verificate le esplosioni delle condutture del Nord Stream.

“A sostegno di BALTOPS, la sesta flotta della Marina degli Stati Uniti ha collaborato con i centri di ricerca della Marina degli Stati Uniti per portare gli ultimi progressi nella tecnologia di sminamenti degli Unmanned Underwater Vehicle (UUV) nel Mar Baltico e dimostrare l’efficacia del veicolo negli scenari operativi.
La sperimentazione è stata condotta al largo di Bornholm, in Danimarca, in coordinamento con il Naval Information Warfare Center (NIWC), il Naval Undersea Warfare Center (NUWC) e il Mine Warfare Readiness and Effectiveness Measuring (MIREM), il tutto sotto la direzione della Sesta Flotta” (fonte)

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