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Biden sta già preparando la “guerra” a Bolsonaro?

Biden nomina al Dipartimento degli Interni, con delega sull’America Latina, Deb Haaland, deputata di origine nativa americana (della tribù Pueblo), da sempre fortemente critica nei confronti del Presidente brasiliano.

Joe Biden ha già scelto come Segretario agli Interni Deb Haaland, la prima nativa americana ad assumere la carica. La signora è nemica giurata di Bolsonaro e si è espressa contro le politiche del leader brasiliano in più di un’occasione. Eletta nel 2018, Haaland è un deputata dello stato del New Mexico e membro della comunità dei Laguna Pueblo. Se confermata dal Senato, sarà la prima donna indigena a guidare un ente governativo di tale livello. La sua nomina corrisponderebbe anche all’intenzione di Biden di costituire il gabinetto più “inclusivo” nella storia della Casa Bianca.

Nel marzo 2019, la deputata ha firmato un articolo con la deputata brasiliana Joênia Wapichana (Rede-RR), per il Washington Post, criticando le politiche ambientaliste dei governi di Donald Trump e Bolsonaro. Il suo nome è ancora nella lettera inviata al sindaco, Rodrigo Maia, nella quale chiede ai deputati brasiliani di non approvare la legge 2633/2020.

Nel luglio 2020, Haaland ha guidato un gruppo di deputati democratici mobilitati per ostacolare l’attuazione di accordi tra Brasile e Stati Uniti. Obiettivi dei membri del Congresso erano l’Accordo di Salvaguardia Tecnologica, che consentiva agli USA di utilizzare la Base di Alcântara, nel Maranhão, e gli accordi derivati ​​dal riconoscimento del Brasile come alleato extra-NATO privilegiato di Washington. Sebbene il nome di Haaland debba ancora essere confermato dal Senato, la scelta rafforza l’enfasi che il futuro governo Biden intende porre su temi come l’ambiente, i cambiamenti climatici e i diritti delle popolazioni indigene.

Sebbene il ruolo non abbia una relazione diretta con la politica estera americana, riflette le intenzioni del prossimo Presidente di fare pressione sulle altre nazioni affinché rispettino l’accordo di Parigi e altre normative sull’ambiente.

Il Dipartimento degli Interni è un’agenzia con oltre 70.000 dipendenti che sovrintende alle risorse naturali americane, inclusi parchi nazionali, siti di petrolio o gas, nonché le riserve dei nativi, sede di 578 tribù riconosciute a livello federale. Haaland, 60 anni, si è dedicata in particolare al miglioramento dei servizi per le comunità degli indiani americani, come l’assistenza durante la pandemia e gli sforzi per proteggere la natura.

“Sarebbe un onore portare avanti l’agenda climatica di Biden-Harris, aiutare a ripristinare i normali rapporti tra governi e tribù interrotti dall’amministrazione Trump e essere primo segretario di gabinetto di origine nativa nella storia della nostra nazione”, ha dichiarato la Haaland al New York Times. Durante i quattro anni dell’amministrazione Trump, il Dipartimento dell’Interno si è spesso scontrato con i gruppi dei nativi, per esempio favorendo progetti come il controverso oleodotto Dakota Access, al quale gli attivisti si sono opposti con veemenza.

La decisione che spetta a Biden è comunque difficile, perché gli farebbe perdere un democratico alla Camera, in un momento in cui la maggioranza del partito è in crisi. Le campagne a sostegno della nomina di Haaland però guadagnano terreno e decine di leader nativi hanno chiesto a Biden di “assumerla”.

La scelta di Haaland rappresenta “una giornata storica e senza precedenti per tutti i popoli indigeni”, ha dichiarato il presidente della Navajo Nation, Jonathan Nez. È “un messaggio chiaro” da parte di Biden: egli vuole “impegnarsi ad affrontare gli errori del passato e ad aprire la strada a un vero cambiamento e dare un’opportunità alle nazioni native”.

Biden ha anche nominato Michael Regan a capo dell’Agenzia per la protezione ambientale (EPA). Regan, noto anch’egli per le sue posizioni ambientaliste, sarà il primo uomo di colore a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Agenzia e collaborerà alla realizzazione degli ambiziosi piani di Biden sul cambiamento climatico, che promuovono l’adozione di energia pulita e standard di efficienza più elevati nell’uso dei combustibili fossili.

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