Bill e Melinda Gates hanno annunciato il loro divorzio con un comunicato pubblicato in contemporanea sui loro profili social: “Continueremo a lavorare insieme alla Fondazione ma non pensiamo più di poter crescere assieme come coppia in questa fase della nostra vita”.
— Bill Gates (@BillGates) May 3, 2021
— Melinda French Gates (@melindagates) May 3, 2021
Durante la crisi pandemica la coppia è stata molto attiva nel cercare di imporre la propria visione del mondo strumentalizzando il covid. Il loro protagonismo ha portato, come naturale reazione, alla nascita di numerose teorie del complotto attorno a loro, dicerie che i due filantropi hanno cercato di smentire con la classica “pezza peggiore del buco”.
Per esempio, irridendo chi lo accusa di voler microchippare la popolazione mondiale, Bill Gates ha affermato di condividere la necessità di un “sistema di monitoraggio nazionale” negli Stati Uniti. E un attimo dopo la stampa ha ventilato la possibilità che in un futuro molto prossimo i vaccini potranno essere inoculato attraverso un… microchip.
Ultimamente la “Fondazione” è stata al centro delle polemiche per aver finanziato un progetto dell’agenzia aerospaziale svedese per oscurare il sole con degli aerosol di carbonato di calcio allo scopo di ridurre il riscaldamento globale. Bill Gates è stato coinvolto anche in altri progetti stravaganti, come quello di estrarre acqua potabile dagli escrementi umani.
Ricordiamo che fin dai primordi della pandemizzazione del nostro stile di vita, i sospetti che la Bill and Melinda Gates Foundation avesse in qualche modo contribuito, se non altro auspicandola, a una politica di quarantena globale e a una conseguente campagna di massa di vaccinazione attraverso farmaci sperimentali (nello studio dei quali i Gates hanno investito miliardi).
L’aristocratica Lady Victoria Hervey (una celebrità in Inghilterra), riportando queste leggende nere che circolano tra i social, ha accusato platealmente i Gates di voler ridurre la popolazione mondiale tramite i vaccini:
“Bill Gates dice che dovremmo farci un terzo richiamo. Questa storia non finirà mai. E per chiunque voglia avere un bambino, c’è qualcosa nel vaccino che danneggia la placenta e provoca aborti spontanei. Questo è uno degli obiettivi di Bill Gates, promuovere questo vaccino per ridurre la popolazione mondiale. Posso capire perché gli anziani vogliono farlo, io stessa non sono una no-vax e ogni volta che sono andata in Africa o in Asia ho fatto i vaccini per malattie come la febbre gialla. Ma non voglio diventare una cavia da laboratorio”.
La paranoia per la sovrappopolazione è in effetti da sempre uno dei cavalli di battaglia della Fondazione Gates, che peraltro ha collaborato con il famigerato miliardario pedofilo Jeffrey Epstein nel finanziamento di numerosi programmi volti al controllo demografico in vari Paesi del Terzo Mondo.
Bill e Melinda Gates, per esempio, dal 2012 patrocinano il Family Planning Summit, una sorta di happening per la razza padrona nella quale vengono discussi “ambiziosi” programmi di controllo delle nascite, devolvendo miliardi su miliardi a organizzazioni che vanno dalla Planned Parenthood alle fondazioni di Michael Bloomberg. Il “sogno” di Melinda Gates, da tale prospettiva, sarebbe la distribuzione a tappetto di contraccettivi reversibili a lunga durata d’azione, principalmente iniettabili (come il Depo-Provera, che provoca gravi effetti collaterali) o in forma di impianti sottocutanei (Norplant). In un articolo per Newsweek del 2012 sulla sua “nuova crociata” nelle cliniche dell’Africa subsahariana, la Gates ha raccontato che le pazienti l’avrebbero letteralmente implorata per avere iniezioni di Depo-Provera: come ha dichiarato, i contraccettivi inoculabili sono ideali per i paesi del Terzo Mondo “perché permettono alle donne di assumerli di nascosto dal marito”.
Tra i partner ufficiali della Fondazione compare la Engender Health, Inc. (che ha ricevuto oltre 30 milioni di dollari dai filantropi): fondata nel 1937 come Sterilization League for Human Betterment (“Lega di Sterilizzazione per il Miglioramento Umano”), l’organizzazione predicava apertamente l’eugenetica, cioè la “promozione di tutti i mezzi scientifici e affidabili per migliorare lo stock biologico della razza umana”, ed è stata al centro delle campagne di sterilizzazione a tappeto in India e altri paesi del Terzo Mondo negli anni ’70.
Insomma, pare che questa coppia si sia comprata l’intero pianeta e possa usarlo come un immenso laboratorio per i propri esperimenti. Tuttavia, nemmeno la possibilità di porre in atto colossali progetti di riduzione demografica, ingegneria sociale e manipolazione mentale sembra aver funzionato come collante per il loro matrimonio.
Quando un matrimonio salta, non ci sono soldi, hobby, o esperimenti eugenetici che tengano. L’unica cosa che mi chiedo è questa: ma quando una persona ha così tanti soldi da essersi già comprata il mondo e gli sono avanzati pure parecchi miliardi, che senso riesce a dare alla propria vita? La domanda è valida sia per chi è credente che per chi non lo è. Come può passare le giornate? Forse quando si arriva ad una tale distanza da quella che è l’esperienza quotidiana del casa-lavoro-casa+passeggiata nel weekend si acquistano nuove prospettive oppure, come io sospetto, si perde qualsivoglia senso della realtà e ci si improvvisa novelli “messia”, cercando di guidare le masse e salvare il mondo. Peccato che, appunto come hai scritto, ci si riduca poi ad ostentare il fatto di bere ed annusare la merda, non si sa poi bene per trarne quale vantaggio di immagine.
Il divorzio per loro non sarà un dramma, hanno abbastanza soldi da trovare qualcun’altro che gli dia la sensazione di essere amati. Però non potrei concepire il dovermi alzare la mattina e fare bonifici milionari a gente che spreme la merda per estrarne gocce d’acqua o a scyenziati che progettano con le loro stampantine 3D nuovi chip da mettere sottocute alle donne incinte.
Suggerirei loro di comprarsi un’isola per farsi delle belle vacanze, con delle belle ragazze (e che siano maggiorenni, perdiana!!!).
Quando si sposarono, (stando alle voci che correvano) emularono Jacqueline e Onassis. La vedova Kennedy ed il magnate greco, avevano incaricato i rispettivi studi legali di fiducia, di stendere un puntiglioso contratto pre-matrimoniale, che prevedeva e regolamentava un po’ tutto. Dal numero minimo di fine-settimana che i coniugi erano obbligati a trascorrere insieme ogni anno, a quale quota del patrimonio del Greco doveva toccare alla sposa, in caso di divorzio. Quota rapportata al numero di anni che sarebbe durato il matrimonio. Bill & Melinda fecero lo stesso. Non solo. Una volta calcolata la quota massima, Bill gliela intestò subito. Così il divorzio non (se ciò corrisponde a verità) non avrà ripercussioni sulle sue attuali sostanze. Sempre che Melinda non voglia rivalutazioni.