Alison Chabloz è stata arrestata dopo aver affermato che gli ebrei controllano “tutto ciò che vale la pena controllare”. La donna, 57 anni, di St John’s Wood (Westminster), è stata giudicata colpevole di communications offence (qualsiasi cosa voglia dire) mercoledì 31 marzo 2021 e le è stata inflitta una condanna a diciotto settimane di carcere, di cui nove dietro le sbarre. Il reato è stato commesso mentre la Chabloz (nativa del Derbyshire) era già in libertà vigilata.
Le opinioni incriminate sono state espresse sul social “alternativo” Gab, e comprendono affermazioni come “gli ebrei controllano tutto ciò che vale la pena controllare” e l’accusa di voler far diventare i nostri figli dei “maniaci psicopatici”. La Chalboz ha inoltre scritto che gli ebrei furono perseguitati nella Germania nazista perché “si comportavano in un certo modo, lo stesso di oggi”
Stephen Silverman (dell’organizzazione Campaign Against Antisemitism) ha dichiarato a Jewish News: “Le opinioni ripugnanti di Alison Chabloz sugli ebrei possono essere fatte risalire alle birrerie della Germania degli anni ’30. Nonostante fosse già stata condannata per reati simili, ha continuato a usare internet per radicalizzare il prossimo e convertire le persone al suo odio antisemita. Il verdetto di oggi fa finalmente giustizia di una persona che ha fatto della negazione dell’Olocausto e delle offese agli ebrei una ragione di vita, dando anche un messaggio chiaro a chi è tentato di imitarne le gesta“.
Precedentemente la giustizia britannica aveva condannato la Chabloz per alcune sue canzoncine satiriche a tema antisemita, nelle quali ironizzava sulla sincerità di Elie Wiesel, Otto Frank (il padre di Anna) e altri personaggi importanti legati alla Shoah, che ricompaiono regolarmente sulle varie piattaforme.