Brigitte Macron è un uomo: la “serie” di Candace Owens

La giovane polemista americana Candace Owens, dalla pelle color cioccolato, è tornata alla ribalta sulle cronache internazionali, specialmente quelle “europoidi”, per aver finalmente cominciato a pubblicare la sua inchiesta sull’identità sessuale di Brigitte Macron, un argomento del quale aveva già cominciato a discutere a metà del 2024, ricevendo ripetute minacce legali direttamente dall’Eliseo.

La prima “puntata” introduttiva è stata caricata a fine gennaio su YouTube e a distanza di pochi giorni la Owens è già giunta al terzo episodio:

Si tratta di materiale che va preso ovviamente con le pinze, dato che potete rendervi conto del livello anche solo ascoltando l’imbarazzante pronuncia francese della candida (s’intende interiormente) Candace, la quale ad ogni modo è stata dirozzata dagli animatori di “Faits & Documents”, eredi di Emmanuel Ratier (un nome conosciuto per chi si intende di tradizionalismo transalpino), in particolare da un certo Xavier Poussard, le cui inchieste vengono sostanzialmente riportate alla lettera senza soluzione di continuità giornalista afroamericana (e in questi giorni è uscito in lingua inglese anche il volume che le raccoglie, ovviamente sotto il titolo Becoming Brigitte).

L’obiettivo della Owens è dichiaratamente quello di presentare al “mondo anglofono” i risultati delle ricerche svolte dai suoi omologhi (s’intende estremisti complottisti transfobici ecc…) francesi, anche nell’eventualità che possa scoppiare qualche “scandalo transatlantico” favorito dal ritorno di Trump alla Casa Bianca (il quale comunque non viene mai citato, se non per ricordare che nel famigerato raid di Mar-a-Lago secondo indiscrezioni erano stati trovati documenti relativi alla vita sessuale di Macron).

Anche per questo, Candace auspica che la Presidenza francese vada fino in fondo e la conduca in tribunale, in modo da poter difendere la sua tesi: Brigitte Trogneux è nata uomo. La storia è probabilmente nota ma, giusto per ricapitolare, è dal 2017 che circolano teorie secondo le quali la compagna di Macron avrebbe assunto l’identità del fratello cambiando sesso.

Fin qui “tutto chiaro” (si fa per dire): sono però le ricostruzioni delle obiettivamente oscure vicende famigliari di Brigitte, nonché dello stesso Emmanuel, a trasformarsi in una fantasmagoria di travestimenti (in senso letterale!), scambio di ruoli e perversioni sessuali assortite (in alcuni frangenti Candace, in base alla somiglia del Presidente francese col nipote di Brigitte Jean-Jacques Trogneux -figlio del fratello di cui avrebbe usurpato l’identità- allude alla possibilità che… Brigitte sia il padre di Macron???).

È un dato di fatto che dei Macron non si sappia praticamente nulla: di Brigitte conosciamo solo le immagini nel periodo in cui faceva l’insegnante (quando ha sedotto il giovanissimo Emmanuel), mentre non sembrano esistere foto della sua infanzia, giovinezza o risalenti al suo matrimonio precedente. Il suo primo marito, d’altronde, è una sorta di “fantasma” del quale non si conosce nemmeno il volto.

Per quanto riguarda il Presidente, l’unica persona della propria famiglia di cui parla è la nonna materna, mentre sui genitori o sui i suoi fratelli non spende che poche righe nelle sue autobiografie. Persino gli agiografi sono rimasti sconcertati dall’assenza di informazioni personali, che l’Eliseo ha rivendicato evocando la virtuosa riservatezza della coppia.

Lasciando tuttavia da parte la questione in sé, sulla quale val forse meglio consultare altre fonti (magari francofone), è interessante osservare come l’obiettivo dell’opinionista sia quello di inserire il presunto transessualismo della Première dame in un universo politico elitario caratterizzato dalla depravazione.

Il dato da cui si parte è, ovviamente, la differenza di età tra i due coniugi presidenziali, che per la Owens più che rappresentare un “trionfo dell’amore”, è il sintomo di un probabile abuso di minore, dato che all’inizio della loro relazione Emmanuel aveva 14 anni e Brigitte 39.

Per provare il punto, la commentatrice afroamericana, con un tocco di malizia femminile, mostra le foto di Brigitte quarantenne, agghindata con dei modesti tailleur, struccata e spettinata, e chiede ai suoi ascoltatori di contestarne l’immagine di “maestrina sexy e irresistibile” spacciata dai media per giustificare un invaghimento evidentemente dettato da altre ragioni rispetto all’attrattività fisica.

Questo è in effetti un argomento forte, che esclude scenari alla “Pierino” con la Edwige Fenech di turno e introduce invece condizionamenti di tipo psicologico, anche se qui la Owens scade nel complottismo spinto ipotizzando che il giovane Macron sia stato una cavia del programma della CIA MKUltra

Per il resto, si avanzano collegamenti stimolanti -ma poco convincenti-, come la presenza de I nutrimenti terrestri di André Gide (“pedofilo comunista”!) nella foto presidenziale di Macron, o i rapporti di quest’ultimo con il grand commis socialista Olivier Duhamel (travolto pochi anni fa dalle accuse di pedofilia della sua figlia adottiva) e con tanti altri personaggi coinvolti in scandali sessuali. Si cita anche il progetto di Brigitte di installare una guglia a forma di pene eretto a Notre-Dame, collegata infine all’imbarazzante cerimonia d’inaugurazione delle ultime Olimpiadi parigine.

In conclusione, penso valga la pena di continuare a seguire la “serie” (che è anche sottotitolata in francese), non tanto per sbirciare sotto la gonna di Brigitte, quanto per apprezzare eventuali risvolti politico-mediatici che potrebbe avere (e che in realtà sta già avendo, considerando anche le milioni di visualizzazioni ottenute da essa).


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6 thoughts on “Brigitte Macron è un uomo: la “serie” di Candace Owens

  1. Ho appena finito di leggere due libri di Emmanuel Ratier! Per il resto, penso che al momento ci siano questioni molto più importanti su cui investigare che non l’eventuale transessualismo di Brigitte Macron.

  2. La mancanza di informazioni personali che dovrebbero essere normali per qualunque persona (genitori, fratelli, sorelle, matrimoni, divorzi ecc.) se non altro perché solitamente sono presenti in anagrafe e altri registri pubblici, sono i maggiori indizi di qualcosa che non quadra. Stessa cosa per quanto riguarda il famoso interrogativo circa l’inesistenza di foto di Michelle Obama incinta che hanno portato alla nascita delle leggende metropolitane su chi siano i veri genitori delle due ragazze Obama, e soprattutto quella ilare di Big Mike.

  3. Non proprio attinente con il tuo articolo ma nel mondo della pornografia girà da tanti anni il pettegolezzo riguardo l’omosessualità del presidente Macron.

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