Vi segnalo il mio ultimo podcast “tematico” che ho registrato in condizioni sempre più pietose (e dimenticandomi dell’esistenza del congiuntivo) per liberarmi della questione “Brigitte Macron travon” che sembra ossessionare solo il sottoscritto.

Due parole per chi non avesse voglia di ascoltare: l’afro-americana Candace Owens ha pubblicato una serie di interventi riguardo la sessualità della signor* Macron, culminati nell’intervista a Xavier Poussard, autore di un dossier su Brigitte comparso sulla rivista “Faits & Documents”.

Non mi interessa soffermarmi sulle “prove” che dimostrerebbero come Jean-Michel Trogneux abbia cambiato sesso e sia divenuta Brigitte, ma solo segnalare alcuni punti: prima di tutto, i sospetti nascono dall’estrema riservatezza della coppia presidenziale, che anche per gli “agiografi” sembra siano dovuti a un qualche torbido segreto (potrebbe essere semplicemente la disdicevole eventualità che Brigitte abbia avuto rapporti intimi col giovane Emmanuel prima dell’età del consenso); in secondo luogo, l’Eliseo sta dimostrando un attivismo sospetto nel voler fermare queste “dicerie” tramite querele piuttosto pretestuose (che in effetti, come nota la Owens, non attaccano mai l’affermazione che Brigitte non sia nata biologicamente femmina), o addirittura mandando avanti lo “scagnozzo” Benalla, il pretoriano di Macron che si è messo a seguire la giornalista afroamericana su Instagram; infine, la “serie” sembra aver suscitato un certo interesse a livello internazionale, in particolare in quei Paesi che hanno attualmente rapporti controversi con Parigi (come gli stessi Stati Uniti con Trump, ma anche Russia, Turchia e Algeria).

Per il resto, prometto che, a meno di qualche rivelazione colossale, smetterò di parlarne per un po’. E ricordando che, in ogni caso, la “Bibbia” di riferimento per i brigittologi rimane la paginona di Pressibus (periodicamente aggiornata).