Una notizia dal sito della CNN (Rapper Bun B shot an armed intruder trying to steal his car, 25 aprile 2019): il rapper Bun B (vero nome Bernard Freeman) ha sparato a un uomo armato che ha invaso la sua casa a Houston.
La polizia ha riferito che la moglie di Bun B ha sentito suonare il campanello e aperto la porta senza guardare, credendo fosse la consegna di un pacco. Invece era un uomo mascherato che le ha puntato la pistola alla testa e l’ha costretta a farlo entrare.
Bun B, sentendo il trambusto, ha preso la pistola ed è sceso per le scale. Il rapper ha affrontato il delinquente nel garage mentre cercava di rubargli la macchina. I due si sono sparati a vicenda e il sospetto (un ventenne afroamericano) è riuscito a fuggire, salvo poi presentarsi in ospedale per una ferita alla spalla.
Il malvivente è stato accusato di rapina aggravata e furto con scasso. Bernard Freeman invece non è stato indagato né ha riportato ferite durante il conflitto a fuoco.
Bun B ha fatto parte del duo UGK assieme a Pimp C. In uno dei pezzi più celebri del gruppo, Pocket Full of Stones (1992), un inno alla propria abilità nell’ambito dello spaccio, nel quale tra l’altro si paragona a Donald Trump in materia di affari (“Fuck Black Caesar niggas call me Black Trump”), costui cantava anche: “Pistol Grip pump in my lap at all times | Niggas fuck with other niggas shit but they don’t fuck with mine”, cioè “La pistola sempre carica sulle mie ginocchia, i negri possono cazzeggiare con la roba di altri negri ma non con la mia”.
La notizia dimostra che non scherzava affatto: forse è il momento che anche i nostri legislatori provvedano a una profonda e radicale riforma della legittima difesa in Italia, facendo tesoro della saggia lezione di Bun B.