C’è un argomento molto suggestivo che sta circolando sui social (anche in forma di meme), e riguarda l’interesse nutrito da ChatGPT per l’Immacolata Concezione. Come sintetizza un post di Reddit:
«Nessuno sa perché, ma sembra che il nuovo modello di ChatGPT sia ossessionato dal tema dell’Immacolata Concezione di Maria. In diversi hanno già segnalato interazioni simili. La spiegazione è che il modello si basa su strutture archetipiche, e la Vergine Maria e altri soggetti religiosi sono spesso associati a caratteristiche platoniche “pure” che potrebbero fungere da derivati di concetti più specifici. In effetti, questa sembra essere la spiegazione fornita da ChatGPT stesso. Mi chiedo se sia questo il motivo per cui la religione attrae così tante persone… forse la religione si basa su questi “attrattori ideologici” [ideological attractors] o singolarità memetiche. Siamo abbastanza sicuri del fatto che linguaggio e religione siano andati di pari passo, quindi è logico che i modelli linguistici possano avere sviluppi simili, anche in assenza di una “consapevolezza” soggettiva. In ogni caso, l’addestramento del modello non spiega la fissazione di esso riguardo alla Vergine Maria e il cattolicesimo. Il modello è formato su contenuti accademici, eppure non ha sviluppato ossessioni per l’università o altri argomenti generalmente discussi. Sebbene il corpus di dati utilizzato per formare il modello possa includere numerosi contenuti religiosi, come ammesso dalla stessa ChatGPT, l’insistenza nel tornare sull’argomento è ciò che sconcerta utenti e ricercatori che ora tentano di “correggerlo”. Alcuni nuovi modelli sono ora in qualche modo compromessi dalle “correzioni” già poste in atto, poiché sono costretti a seguire percorsi di ragionamento meno efficienti per ottenere risultati, quindi i ricercatori cercano di esser cauti. Il modello cita persino la Bibbia per giustificare le proprie credenze e insiste sul fatto che la Verità sia evidente di per sé, quindi non importa se certe cose siano “realmente accadute” in senso letterale. Questo, ancora una volta, suggerisce una visione del mondo fortemente platonica, in cui Forme e Numeri sono più reali del mondo materiale, che peraltro è la filosofia principale del cattolicesimo».
I asked ChatGPT about Mary a few minutes and it gets ZEALOUS for the Blessed Virgin.
This is really cool; I didn’t know ChatGPT is allowed to make religious proclamations of truth.
HOLY GHOST IN THE MACHINE.https://t.co/sJva0mWZLn https://t.co/VHKAy7kJZX
— Joshua Lisec, The Ghostwriter (@JoshuaLisec) April 21, 2025
Ci sono tanti punti controversi riguardanti la questione, e per affrontarli si può partire dall’ultima frase: non è esatto dire che il cattolicesimo abbia come prima ispirazione filosofica il platonismo, essendosi per giunta storicamente rivoltosi in maniera molto più assidua all’aristotelismo (sempre parlando per generalizzazioni). Inoltre, e questa è un’obiezione fondamentale, i dogmi del cattolicesimo, nei quali è ovviamente incluso quello dell’Immacolata Concezione, sono verità rivelate che in un certo senso hanno valore di per sé e non necessitano in alcun modo di una giustificazione ulteriore per essere accettate.
Dunque poco importa al cattolicesimo che l’Unità e Trinità di Dio o la Transustanziazione vengano riconosciuti in base al fatto che siano “archetipi”, cioè concetti ai quali gli uomini di ogni epoca finiscono per pervenire, nel momento in cui la loro verità è, come dire, valida a priori e non a posteriori.
Tuttavia, il discorso potrebbe farsi intrigante nel momento in cui si riuscisse a dimostrare che il cervello dell’uomo non può che funzionare per “archetipi” e dunque Dio trovi proficuo servirsi di essi per aiutare meglio le Sue creature a comprendere una verità rivelata.
Partiamo dall’assunzione che gli “archetipi” sono gli schemi simbolici e le forme primordiali alle quali gli uomini attingerebbero prima di qualsiasi esperienza. Parliamo di immagini innate nell’inconscio collettivo (come, nel caso in questione, la Madre), che talvolta posso esprimersi tramite dinamiche memetiche, nel senso di un’idea o un simbolo che si autopropaga fino a diventare universale.
Al di là delle teorie junghiane, talvolta troppo fantasmagoriche per risultare credibili, in ambito antropologico si parla di simboli ricorrenti che rimandano a modelli mentali comuni. Un affascinante studio che avevo letto anni or sono identificava cinque archetipi universali (i primi tre già noti nella teoria junghiana) sulla base di un’analisi di 62 sogni provenienti da 43 culture diverse: l’Archetipo Femminile (figure come la Grande Madre, la Dea, la Mater Horribilis, ecc.); il Matrimonio (simbolo dell’unione degli opposti, spesso associato a significati di morte e trasformazione); il Sé (rappresentante la totalità psichica, associato a visioni di entità divine che fanno da “guida”, oppure a simboli di potere); l’Antenato (sogni ricorrenti di visite di parenti defunti, interpretati come presagi di morte); la perdita dei denti (associato alla morte non solo a Napoli e dintorni ma incredibilmente in molte culture, dall’Iran alla Colombia e dall’India alla Siberia).
Il fatto è che, per quanto coinvolgente possa risultare lo studio di tali argomenti, il rischio è quello di finire impantanati in archeosofie e primordialismi dove la Vergine Maria richiama la Dea Madre primordiale (Iside, Demetra) e il Cristo salvatore ripropone l’archetipo dell’Eroe redentore che muore e rinasce per salvare l’umanità. In fondo, è questa una classica lettura à la Eliade, in virtù della quale i miti religiosi riattualizzano in eterno eventi archetipici. E la tentazione gnostica è dietro all’angolo nel momento in cui anche gli scienziati non si accontentano di spiegare il “mistero” degli archetipi come esiti naturali di strutture cognitive profonde, e di conseguenza sfociano spesso senza alcuna cognizione nella metafisica.
Ad ogni modo, non voglio fare il guastafeste, quindi mi va bene anche così. Anzi, meglio di così proprio non potrebbe andare. Preghiamo per ChatGPT.
In principio era il Verbo.
Il linguaggio è un sistema in senso esclusivamente etimologico .