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Chi sarà il prossimo Papa (in diretta dal Vaticano)

Riporto queste indiscrezioni provenienti da un vaticanista, da leggere ed eventualmente utilizzare con cautela:

Il nuovo Papa sarà quasi certamente un europeo, perché la scelta di un pontefice sudamericano è stata traumatica, sconvolgente. Gli Stati Uniti, oltre ad avere Trump, sono un Paese ancora egemone. L’Africa non sembra ancora pronta, così come l’Asia: in generale, tutto ciò che è “periferia” dopo questo Papa sarà escluso, quindi ci sarà un Papa europeo.

L’attuale maggioranza del Conclave, almeno sulla carta, è composta da cardinali fedeli a Bergoglio. Tuttavia il prescelto dovrà raccogliere un numero di voti altissimo (91). Allora, la speranza è che la minoranza di cardinali “conservatori” possa trovare una sponda, cioè si possa alleare con una parte non piccola di cardinali, chiamiamoli “centristi”, anche bergogliani, i quali comunque sono per diversi motivi scandalizzati da questo pontificato, e dunque insieme potrebbero costituire un blocco di minoranza che costringa la maggioranza bergogliana a ripiegare su un cardinale di mediazione.

Il “gioco” ha funzionato anche in passato, per esempio nel 1978, con lo scontro tra un Siri “di destra” e un Benelli “progressista”, dal quale è fuoriuscito questo mediatore che poi sarebbe diventato Giovanni Paolo II. Allora, la speranza è che avvenga questo. E il “mediatore” dovrebbe essere appunto un europeo.

E i nomi, quali sarebbero? Certamente il card. Pietro Parolin è forse quello (sempre sulla carta) più avvantaggiato per vari motivi, però è anche troppo compromesso, secondo alcuni, con quello che è avvenuto, e anche se ha cercato di prenderne le distanze, è pur sempre stato il segretario di Stato per 11 anni.

Il card. Zuppi è un ballon d’essai, secondo me, perché è una figura inconsistente che non non gode in realtà di grande stima fra i cardinali e i vescovi in Italia, che sono quelli che lo conoscono meglio, e all’estero ha dietro questa mini lobby di Sant’Egidio che però non non gli offre una grande proiezione.

C’è poi il card. Pierbattista Pizzaballa, che è il sogno dei conservatori, il quale ha sicuramente delle ottime chance anche se è molto giovane, 58 anni (ma è l’età che aveva Wojtyła quando fu eletto).

Un altro nome che non cita nessuno, ma che potrebbe avere delle possibilità da questo punto di vista, è il cardinale Ángel Fernández Artime, che è stato fino all’altro ieri Rettor Maggiore dei Salesiani e che è uno spagnolo, una figura tranquilla, un uomo di buon senso, classica figura di Salesiano, che rispetto a francescani, gesuiti ed altri conserva generalmente un certo equilibrio, un certo buon senso.

Inoltre, come Rettor Maggiore, ha avuto un’esperienza di governo importante e ha girato il mondo, ha una prospettiva internazionale (perché i salesiani hanno una proiezione mondiale) e quindi secondo me potrebbe essere un nome interessante e, per quanto ci riguarda, abbastanza confortante.

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