Chiesa ortodossa moldava: i vaccini sono il mezzo per imporre il “sistema anticristico mondialista”

 

Nel marzo 2020 la Chiesa ortodossa moldava ha rivolto al Presidente del Paese un appello contro il vaccino anti-covid, considerato un mezzo per l’imposizione di un “sistema anticristico mondialista” attraverso l’inserimento di microchip negli esseri umani per controllarli tramite la tecnologia 5G. L’appello è firmato dal Presidente del Sinodo della Chiesa Ortodossa Moldava e metropolita di Chişinău e di tutta la Moldavia Vladimir Cantarean (Fonte).

Sulla legalità di una possibile vaccinazione obbligatoria per effetto del virus SARS-COVID-19

A partire dal 17 marzo 2020, nella Repubblica Moldava è stato istituito lo stato di emergenza, per un periodo di 60 giorni, in risposta al nuovo virus Sars-Covid-19. Al termine di questo periodo, secondo la decisione della Commissione Speciale Straordinaria, verrà istituito un “codice rosso” di stato epidemiologico.

In questo periodo, tutti abbiamo avuto l’opportunità di capire cosa comporta la limitazione dei diritti fondamentali. Sebbene siano sorti in noi molti dubbi riguardo la situazione, inclusa l’istituzione dello stato di emergenza, in questo appello ci proponiamo di analizzare un altro effetto dannoso di questo enigmatico virus.

Sempre più presidenti, politici, deputati, uomini d’affari ed esperti medici affermano apertamente la possibilità di testare alcuni vaccini anti-covid attraverso una somministrazione in via preferenziale. Tali sentimenti sono emersi anche nell’ambiente politico della Repubblica Moldava. Siamo stati tutti avvertiti di una possibile nuova ondata di “pandemia” verso novembre (2020), ma anche di una campagna di vaccinazione per l’intera popolazione del Paese.

Quindi, nella seguente analisi giuridica, intendiamo esaminare la legalità di un’eventuale vaccinazione obbligatoria, e proporre un’analisi comparativa con la legislazione di altri paesi, oltre a esaminare anche gli effetti negativi di nanochip o altri dispositivi che potrebbero essere inseriti nel presunto vaccino.

La vaccinazione è per eccellenza una procedura medica preventiva, cioè si applica ad un corpo sano con la giustificazione di renderlo ancora più sano o di evitare, in futuro, di farlo ammalare di determinate malattie.

In queste condizioni, l’interessato gode di due diritti fondamentali: il diritto all’informazione, sancito dall’art. 34 della Costituzione della Repubblica Moldava, e il diritto all’assistenza sanitaria garantito dall’art. 36, con riferimento all’espressa interdizione dell’art. 50 par. 4 riguardo al sottoporre i minori a trattamenti nocivi per la loro salute.

Il diritto all’informazione come definito all’articolo 34 (paragrafi 1 e 2), prevede, da un lato, (1) “Il diritto della persona di avere accesso a qualsiasi informazione di interesse pubblico” e di conseguenza che (2) “Le pubbliche amministrazioni, secondo le loro competenze, siano tenute a garantire la corretta informazione dei cittadini sulla cosa pubblica e sulle questioni di interesse personale”.

Nello stesso contesto di idee, con la legge n. 1256 del 19.07.2002 di ratifica della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano in materia di applicazioni della biologia e della medicina e del Protocollo addizionale alla Convenzione sul divieto di clonazione degli esseri umani, firmato a Oviedo, la Repubblica Moldava si è impegnata a rispettare:

Art. 2: Il primato dell’essere umano. L’interesse e il bene dell’essere umano devono avere la precedenza sul solo interesse della società o della scienza (Ne consegue che il bene pubblico non può essere invocato a danno di una persona);

Art. 4: Obblighi professionali e regole di condotta. Qualsiasi intervento in campo sanitario, compresa la ricerca, deve essere svolto nel rispetto delle regole e degli obblighi professionali, nonché delle regole di condotta applicabili nel caso aspecifico;

Art. 5: Regola generale. Un intervento sanitario può essere effettuato solo dopo che l’interessato abbia espresso il proprio consenso libero e informato. Questa persona deve ricevere in anticipo adeguate informazioni sullo scopo e sulla natura dell’intervento, nonché sulle conseguenze e sui rischi. L’interessato può in qualsiasi momento revocare liberamente il proprio consenso;

Art. 10, punto 1: Privacy e diritto all’informazione:

Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria privacy in ambito sanitario.

Citiamo anche il Codice Civile della nostra Repubblica:

Articolo 43, par. (1) Secondo la legge, ogni persona ha diritto alla vita, alla salute, all’integrità fisica e mentale, alla libertà di parola, all’onore, alla dignità e alla reputazione professionale, all’immagine di sé, al rispetto dell’intimità, della famiglia e della vita, alla protezione dei dati personali, all’osservanza della sua memoria e del corpo dopo la morte, nonché altri diritti riconosciuti dalla legge.

Legge 263 del 27.10.2005 sui diritti e doveri del paziente:

[…] Diritti del paziente: diritti derivati ​​dai diritti umani fondamentali alla vita e alla salute, che comprendono i diritti sociali relativi all’accessibilità, all’equità e alla qualità nell’ottenere assistenza sanitaria, nonché i diritti individuali relativi al rispetto del paziente come essere umano, alla dignità e alla sua integrità, conseguita nella fruizione dei servizi sanitari o in connessione con la sua partecipazione volontaria, come soggetto umano, alla ricerca biomedica;
Intervento medico (atto medico): qualsiasi esame, trattamento, ricerca clinica e assistenza o altra azione applicata al paziente a scopo profilattico, diagnostico, curativo (trattamento), riabilitativo o di ricerca biomedica ed eseguita da un medico o altro operatore sanitario;
Consenso: il consenso consapevole del paziente o del suo legale rappresentante (in sua assenza, dello stretto parente) ad eseguire un intervento medico, espresso volontariamente, sulla base di informazioni multilaterali ed esaurienti ricevute dal medico curante o dal medico che effettua la ricerca biomedica (lo studio clinico), autenticato dalle firme del paziente o del suo legale rappresentante (del parente stretto) e del medico nella rispettiva documentazione medica;
[…] Il consenso del paziente all’intervento medico può essere orale o scritto e si completa con la registrazione nella sua documentazione medica , con la firma obbligatoria del paziente o del suo rappresentante legale (parente stretto) e del medico curante. Per gli interventi medici ad alto rischio (carattere invasivo o chirurgico), il consenso è obbligatorio, in forma scritta, compilando un apposito modulo presente nella documentazione medica, denominato consenso informato. L’elenco degli interventi medici che richiedono la compilazione del consenso informato in forma scritta e il modello del relativo modulo è elaborato dal Ministero della Sanità.
Il consenso informato deve contenere le informazioni, presentate in una forma accessibile al paziente , circa lo scopo, l’effetto atteso, le modalità di intervento medico, il potenziale rischio ad esso connesso, l’eventuale rischio medico-sociale, psicologico, economico conseguenze, ecc., nonché sulle opzioni di trattamento e cura alternative.

In alcuni paesi, ad esempio in Romania, per quanto siano state attive le politiche governative per legiferare sulla vaccinazione obbligatoria, l’opinione pubblica, molti specialisti, organizzazioni non governative e movimenti politici in tutto il Paese si sono opposti.

Così, da un Progetto (lanciato nel 2013) di natura assolutista, in cui l’obbligo del regime vaccinale doveva diventare legge, si è giunti, fino ad oggi, a un ripensamento, dovuto al fatto che la Commissione Salute e Famiglia della Camera ha recepito i principali emendamenti alla bozza, presentati per proteggere i bambini e i loro genitori e per dare loro l’opportunità di percepire un risarcimento in caso di reazioni avverse.

Proponendo emendamenti a favore di questo punto di vista, un deputato (Matei Dobrovie) ha sostenuto: “[…] Finché ci saranno effetti collaterali e molti casi di bambini che hanno subito danni dal vaccino, l’opposizione dei genitori alla vaccinazione resta un’opzione giustificata. La vaccinazione ha un ruolo preventivo. Il rifiuto di un trattamento medico con potenziale beneficio ma senza garanzie, e che, come ogni medicinale, presenta anche dei rischi, non può considerarsi una forma di negligenza”.

In una dichiarazione pubblica durante i dibattiti sulla vaccinazione, il deputato dell’ALDE (Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa) Varujan Vosganian ha sottolineato che la Romania è firmataria della suddetta Convenzione di Oviedo e non può imporre la legge sulla vaccinazione obbligatoria a meno che non rinunci alla firma di tale trattato, il che rappresenterebbe uno scandalo diplomatico e potrebbe portare a sanzioni.

La Svezia ha vietato la vaccinazione obbligatoria, adducendo “seri rischi per la salute”, ricordando inoltre la violazione del diritto costituzionale del cittadino di scegliere il trattamento a cui sottoporsi. Il 10 maggio 2020 il parlamento svedese ha respinto sette emendamenti favorevoli all’introduzione della vaccinazione obbligatoria, definendoli “una violazione della nostra Costituzione”.

In questo contesto, è obbligatorio affermare l’idea che con la vaccinazione c’è anche il pericolo di introduzione nel corpo umano di microchip o altri dispositivi estranei. L’opinione pubblica in molti paesi europei sta protestando contro i vaccini obbligatori, in particolare il vaccino contro il COVID-19, perché li considera un modo in cui il sistema anticristico mondialista vuole introdurre nel corpo delle persone microchip con cui controllarli attraverso la tecnologia 5G.

Al Parlamento italiano una parlamentare (Sara Cunial) ha chiesto formalmente l’arresto di Bill Gates, accusandolo di essere un criminale contro l’umanità, di aver causato la morte di 500.000 bambini in India con i vaccini, di sostenere l’idea del genocidio per ridurre la popolazione del pianeta.

Si ritiene che Bill Gates sia il principale responsabile del progetti di microchippare la popolazione attraverso un vaccino che introduce nanoparticelle nel corpo in grado di reagire alle onde trasmesse dalla tecnologia 5G e consentire al sistema di controllare gli esseri umani a distanza.

Si ritiene che la tecnologia 5G in combinazione con alcuni vaccini somministrati in Cina e in Italia siano stati alla base della comparsa di questo virus che ha messo sottosopra l’intero pianeta.

Allo stesso tempo, è iniziato il microchipping di massa della popolazione europea. Sebbene la vaccinazione non sia obbligatoria in Svezia, migliaia di persone, soprattutto giovani, accettano volontariamente e addirittura chiedono l’inserimento di un microchip sottopelle tramite iniezione. La tecnologia sviluppata in Svezia sembra essere già apparsa in Italia e si pensa stia progredendo, poiché i governi, che reagiscono a questo virus planetario, vogliono il controllo sulla diffusione della malattia attraverso questi chip.

Se nei paesi civili questo può essere ancora a discrezione del cittadino accettare o meno un tale chip, nei paesi con regimi primitivi questo microchip potrebbe essere imposto dalla legge e dalla propaganda delle organizzazioni sorosiane.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scioccato l’opinione pubblica israeliana proponendo di inserire il microchip a tutti i bambini una volta tornati a scuola. La proposta ha sconvolto l’intero Paese, perché il provvedimento è concepito anche nell’ottica di imporre la presunta “distanza sociale”.

Anche se i rappresentanti del sistema si sono lanciati in difesa del premier israeliano con spiegazioni secondo le quali Netanyahu non avrebbe parlato del chip, ma di un “sensore”, l’idea è che quel chip/sensore verrà comunque impiantato nel corpo del bambino.

Tenuto conto di quanto sopra,
chiediamo:

1. Che la vaccinazione della popolazione (anti-covid ecc.), nonché qualsiasi intervento medico, sia posto in essere solo su base volontaria, con il consenso e la corretta informazione del paziente (compresa la trasparenza della composizione del vaccino e le possibili reazioni avverse), in ottemperanza alle disposizioni della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano in materia di applicazioni della biologia e della medicina, ratificata dalla Repubblica Moldava.

2. Che vengano garantiti tutti i diritti fondamentali delle persone che rifiuteranno la vaccinazione obbligatoria, evitando possibili discriminazioni e/o restrizioni.

3. Che venga garantito il diritto umano di non inserire/impiantare alcun dispositivo/chip estraneo al corpo umano, tenendo conto delle informazioni fornite dagli scienziati sul loro pericolo, nonché delle preoccupazioni espresse nell’Apocalisse di San Giovanni e nelle profezie dei Santi Padri.

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