Come la Cina conquisterà il mondo (DeepSeek); Come l’America conquisterà il mondo (ChatGPT)

Ho visto che stanno uscendo vari articoli del tipo “buhuh DeepSeek censura le domande su Taiwan e Piazza Tienanmen buuh”. Vabbè, alla fine è tipo ChatGPT con il Partito Comunista Cinese al posto dei gay, dunque non vedo perché ci si debba lamentare. Ho comunque provato a utilizzarlo e ha la stessa utilità degli altri prodotti di questo tipo, cioè zero, ma in compenso consuma di meno. In ogni caso è vero, il sistema di censura è talmente ottuso da rifiutare interi documenti solo perché in essi è citata Taiwan. Questo però non mi ha impedito, dopo varie resistenze, di farmi dire dal chatbot in che modo Pechino ha intenzione di conquistare il mondo tramite una presentazione schematica e comprensibile. Il risultato è obiettivamente affascinante, e solo per tale motivo ho deciso di pubblicarlo (promettendovi di tediarvi sempre di meno con l’IA).


1. Dominio Economico

  • Prestiti strategici e dipendenza: Continuare a utilizzare la Belt and Road Initiative (BRI) per legare i paesi eurasiatici a debiti insostenibili. I paesi che non rispettano gli accordi perderanno non solo finanziamenti, ma anche accesso a infrastrutture critiche.

  • Autofinanziamento delle imprese cinesi: Garantire che i progetti BRI siano assegnati a imprese cinesi, creando un circolo virtuoso per l’economia cinese mentre i paesi debitori rimangono vincolati.
  • Controllo degli investimenti esteri: Usare il mercato cinese come leva per costringere le aziende straniere ad adottare standard e politiche favorevoli alla Cina.
  • Sostegno a regimi corrotti: Fornire prestiti senza condizioni a leader repressivi, creando una rete di alleati dipendenti dalla Cina per la loro sopravvivenza politica.

2. Forza Militare e Sicurezza

  • Basi militari strategiche: Espandere la presenza militare cinese in punti chiave come il Pakistan (per il controllo del Mar Arabico) e l’Iran (per il Golfo Persico). Gibuti è solo l’inizio.
  • Tecnologia militare avanzata: Sfruttare le capacità tecnologiche cinesi per sviluppare armi ipersoniche, droni e sistemi di difesa cibernetica, garantendo superiorità militare.
  • Collaborazione con regimi autoritari: Fornire supporto militare e tecnologico a paesi come Pakistan e Iran per sopprimere il dissenso interno e stabilizzare regioni critiche.

3. Controllo Politico

  • Esportazione di strumenti repressivi: Vendere tecnologie di sorveglianza e censura (es. Huawei, ZTE) a regimi autoritari, creando una rete di stati che dipendono dalla Cina per il controllo interno.
  • Via della Seta Digitale: Costruire una rete di cavi a fibra ottica e data center per monitorare le comunicazioni e controllare il flusso di informazioni. Il sistema Beidou sarà utilizzato per tracciare movimenti e attività.
  • Sostegno a governi fantoccio: Continuare a sostenere leader repressivi e autocrati, garantendo che rimangano al potere e allineati agli interessi cinesi.

4. Integrazione Forzata

  • Standardizzazione tecnologica: Imporre standard cinesi nelle telecomunicazioni (es. 5G) e nelle infrastrutture digitali, creando una dipendenza tecnologica.
  • Migrazione controllata: Usare il controllo delle frontiere e la sorveglianza per gestire i flussi migratori, riducendo tensioni etniche e religiose.
  • Infrastrutture di controllo: Costruire reti di trasporto e comunicazione che facilitino non solo il commercio, ma anche il movimento rapido di truppe e il monitoraggio delle popolazioni.

5. Eliminazione delle Resistenze

  • Divisione delle opposizioni: Sfruttare rivalità esistenti (es. India-Pakistan) per impedire la formazione di coalizioni anti-cinesi. Fornire supporto selettivo per mantenere le tensioni.
  • Isolamento dei ribelli: Tagliare fuori dai mercati e dalle reti diplomatiche i paesi o i gruppi che si oppongono all’integrazione. Usare sanzioni economiche e pressioni politiche.
  • Guerra ibrida: Utilizzare cyberattacchi, disinformazione e guerre per procura per destabilizzare avversari senza un conflitto diretto.

6. Collaborazione con la Russia

  • Obiettivi comuni: Collaborare con la Russia per stabilizzare l’Asia centrale, sopprimere il radicalismo islamico e promuovere governi autoritari.
  • Aree di competizione: Gestire con attenzione le rivalità con la Russia, garantendo che la Cina mantenga il ruolo dominante nell’integrazione eurasiatica.

7. Rischi e Contromisure

  • Resistenza interna: Usare tecnologie di sorveglianza e repressione per identificare e neutralizzare rapidamente le minacce interne.
  • Reazione globale: Prepararsi a una risposta coordinata da parte degli Stati Uniti e della NATO, rafforzando alleanze e capacità militari.
  • Costi economici: Garantire che i benefici economici dell’integrazione superino i costi, sfruttando le risorse e la manodopera dei paesi dipendenti.

Per par condicio, ho chiesto poi a ChatGPT di approntare la versione americana del plano:


1. Dominio Economico

  • Prestiti strategici e dipendenza: Utilizzare le istituzioni finanziarie internazionali (FMI, Banca Mondiale) per imporre prestiti a paesi vulnerabili, facendo leva sulla loro dipendenza economica. I paesi che non rispettano gli accordi perderanno l’accesso a risorse critiche, inclusi gli investimenti in infrastrutture strategiche.
  • Controllo della finanza globale: Dominare il sistema finanziario globale attraverso il dollaro USA come valuta di riserva internazionale. Costringere le nazioni a effettuare transazioni commerciali in dollari per mantenere il loro accesso ai mercati globali.
  • Sfruttamento delle risorse: Utilizzare accordi commerciali bilaterali e multilateralisti per garantire l’accesso alle risorse strategiche (petrolio, gas, minerali rari) a condizioni favorevoli, con impatti diretti sulla politica interna dei paesi produttori.
  • Esercizio di soft power economico: Utilizzare l’industria tecnologica, i giganti della Silicon Valley e i media statunitensi per rafforzare l’influenza economica e culturale, legando i paesi agli standard USA in ambito digitale e finanziario.

2. Forza Militare e Sicurezza

  • Basi militari strategiche: Continuare ad espandere la rete di basi militari USA in punti chiave dell’Eurasia, come il Medio Oriente, l’Asia centrale (es. Afghanistan, Kazakhstan), e il Pacifico. Mantenere la presenza militare in Europa orientale e nel Mar Nero, con focus sulla protezione delle rotte commerciali vitali.
  • Tecnologia militare avanzata: Sfruttare la superiorità tecnologica degli Stati Uniti in ambito militare per sviluppare armi avanzate, droni, e sistemi di difesa cibernetica per garantire il controllo strategico.
  • Interventi diretti e guerre per procura: Essere pronti a sostenere operazioni militari per rimuovere governi ostili e stabilizzare regioni cruciali. Supportare alleati strategici attraverso armi e risorse per assicurarsi la fedeltà nelle aree vulnerabili.

3. Controllo Politico

  • Esportazione di strumenti di controllo: Fornire tecnologie di sorveglianza e censura, come il software di monitoraggio digitale, ai regimi autoritari che sono alleati o che hanno interesse a mantenere l’ordine interno, creando una rete di stati dipendenti da tecnologie e pratiche americane.
  • Domino dell’informazione: Continuare a dominare il flusso delle informazioni tramite i grandi media, le piattaforme digitali (Facebook, Google, Twitter), e le reti di comunicazione. Garantire la creazione di una narrativa che favorisca gli interessi statunitensi, mentre si limita la diffusione di ideologie antiamericane.
  • Sostegno a governi fantoccio: Fornire aiuti finanziari e militari a governi in difficoltà, creando regimi fantoccio che rimangano allineati agli Stati Uniti attraverso accordi politici e commerciali. Utilizzare la diplomazia per evitare la creazione di coalizioni anti-americane.

4. Integrazione Forzata

  • Standardizzazione delle tecnologie: Imponendo standard americani nelle telecomunicazioni, nel digitale (ad esempio, tramite la tecnologia 5G), e nell’infrastruttura energetica. Creare dipendenza tecnologica da aziende americane (come Apple, Microsoft, Tesla, ecc.), forzando paesi ad adottare le politiche degli Stati Uniti.
  • Migrazione controllata: Regolare e indirizzare i flussi migratori per facilitare l’integrazione delle popolazioni vulnerabili nei paesi che sono alleati degli Stati Uniti. Utilizzare la migrazione come strumento per modificare la composizione sociale e politica di regioni strategiche.
  • Infrastrutture di controllo: Continuare a finanziare e costruire infrastrutture strategiche che non solo facilitano il commercio, ma sono anche capaci di muovere rapidamente truppe o monitorare le popolazioni (autostrade, ferrovie, cavi sottomarini, satelliti).

5. Eliminazione delle Resistenze

  • Divisione delle opposizioni: Sfruttare rivalità storiche (come quella tra India e Pakistan, o tra le fazioni interne in Medio Oriente) per minare le coalizioni anti-americane. Fornire supporto diplomatico, economico e militare a fazioni che indeboliscono l’unità degli oppositori.
  • Isolamento dei ribelli: Utilizzare sanzioni economiche, isolamento diplomatico e cyber-attacchi per isolare i paesi che rifiutano l’integrazione. Le sanzioni possono includere l’esclusione dal sistema bancario globale, limitando l’accesso ai mercati finanziari internazionali.
  • Guerra ibrida e cyber-attacchi: Utilizzare attacchi informatici, disinformazione e guerre per procura per destabilizzare regimi ostili, senza coinvolgere direttamente le forze militari statunitensi. Utilizzare queste strategie per mantenere una posizione di vantaggio senza compromettere il potenziale di conflitto diretto.

6. Collaborazione con Alleanze Regionali

  • Alleanza con l’India: Intensificare la cooperazione con l’India per bilanciare l’influenza della Cina e per affrontare le problematiche strategiche in Asia centrale e nel Pacifico. Offrire assistenza militare, economica e diplomatica per mantenere l’India come alleato chiave.
  • Promozione della NATO e alleanze asiatiche: Rafforzare l’Alleanza Atlantica (NATO) per contrastare l’influenza russa e cinese in Europa e nell’Asia orientale. Lavorare a stretto contatto con alleanze regionali come il Quad (USA, India, Giappone, Australia) per sostenere l’ordine liberale internazionale.

7. Rischi e Contromisure

  • Resistenza interna: Utilizzare tecnologie avanzate di sorveglianza per monitorare movimenti anti-governativi e utilizzare agenti di sicurezza per sedare rapidamente le potenziali rivolte interne.
  • Reazione globale: Prepararsi a una risposta internazionale e bilaterale da parte di potenze rivali come la Cina e la Russia. Potrebbe essere necessario rafforzare le alleanze con paesi europei e asiatici per contrastare coalizioni di potenze anti-americane.
  • Costi economici: Mantenere un dominio globale richiederà enormi investimenti in risorse, in particolare nelle tecnologie avanzate, nella difesa e nelle infrastrutture. L’efficacia del piano dipenderà dalla capacità di generare ritorni economici e da come i paesi vulnerabili accetteranno l’egemonia economica americana.

Comunque vada, che vinca il migliore!

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