Da qualche anno a questa parte la storica Jewish Encyclopedia ha deciso di dare la possibilità a chiunque abbia un account Facebook di commentare ogni sua voce; sfortunatamente non è stato predisposto alcun meccanismo di controllo o censura, affidando il tutto agli automatismi del plugin del noto social network. Il risultato è proprio quello che ci si poteva aspettare, come dimostrano gli esempi che seguono.
dalla voce BAAL-ZEBUB:
Sono giusto un paio di esempi, ma chi ha tempo può sbizzarrirsi con le ricerche perché ogni voce è un pascolo per troll. Fa specie che un’opera del 1906 possa essere commentata, seppur virtualmente, come i muri del cesso di un autogrill. Tuttavia l’aspetto più irritante è il ritratto dell’umanità che emerge da queste piccole incursioni nel campo del religioso: cuius ego, eius religio.