Corte Suprema statunitense consente a università ebraica di vietare associazioni LBGTQ

Grazie a un ordine della Corte Suprema da parte del giudice Sonia Sotomayor, che sovrintende ai casi di New York, l’università ebraica ortodossa Yeshiva University può evitare di riconoscere un gruppo studentesco LGBTQ come associazione ufficiale (fonte: New York Post, 9 settembre 2022).

Quattro studenti avevano infatti intentato una causa alla Corte Suprema di Manhattan lo scorso aprile, dopo che l’istituto (privato) aveva più volte negato la registrazione ufficiale del club studentesco per gay, lesbiche, bisessuali e transessuali ebrei, denunciando tale condotta come discriminatoria e contraria ai diritti umani.

Lo scorso giugno il giudice dello stato di New York Lynn Kotler si era pronunciata a favore del gruppo studentesco, affermando che la Yeshiva non è un’istituzione religiosa per statuto (condizione che la esenterebbe dal rispetto delle leggi “antidiscriminazione”) ed è quindi obbligata ad approvare formalmente l’esistenza del club.

Ciò ha spinto l’università ebraica ad appellarsi alla Corte Suprema, ricevendo finalmente verdetto positivo. Come ha dichiarato il rettore della Yeshiva, il rabbino Ari Berman, “Siamo soddisfatti della sentenza del giudice Sotomayor perché protegge la nostra libertà religiosa e la nostra identità come istituzione accademica religiosa”. Ha poi aggiunto che la sua università è comunque disposta a creare un ambiente “inclusivo” per tutti gli studenti, “compresi quelli della nostra comunità LGBTQ”

Mordechai Levovitz, direttore clinico della Jewish Queer Youth ed ex alunno della Yeshiva University, ha messo in dubbio la legalità della decisione della scuola di non riconoscere il gruppo: “Ci sono 613 leggi nella Torah, su quale legge si basa l’accettazione di un club di persone omosessuali, quale legge si dovrebbe applicare al caso? La Yeshiva dovrebbe essere una scuola che insegna la legge ebraica. La Yeshiva U è una istituzione autorevole, ma ora ha deciso che la possibilità per le persone LGBTQ di riunirsi, stringere amicizia e provare un senso di orgoglio è una violazione religiosa. Non si tratta di sesso, ma solo di adolescenti che vogliono pranzare insieme e parlare di questioni che li riguardano”.

Il giudice Sotomayor, nominata da Obama, è di orientamento progressista e dunque la sua decisione non ha suscitato scalpore. Senza contare il fatto che comunque si parla di una università ebraica.

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