Site icon totalitarismo.blog

Covid-1984: il lockdown è libertà

Covid-1984: ne uccide più la lingua che la peste

I lockdown non impediscono la diffusione delle malattie. Non ci sono prove che i lockdown abbiano avuto alcun impatto sulla limitazione delle “morti per covid”. Anche il confronto tra Paesi (o tra regioni e Stati all’interno degli stessi, come la California e la Florida) smentisce l’idea che le quarantene di massa servano a qualcosa: l’esempio ormai classico è quello della Svezia, con un tasso di mortalità dell’1,3%, inferiore a quello della maggior parte dell’Europa.

Uno studio afferma che i lockdown sono inutili

I lockdown, al contrario, uccidono. Ci sono prove che le conseguenze dei lockdown a livello sociale, economico e anche di sanità pubblica sono più mortali di quelle del covid. Il dottor David Nabarro, inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della sanità per Covid-19, nell’ottobre 2020 ha definito i lockdown una “catastrofe globale”:

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità non sostiene i lockdown come mezzo principale di contenimento del virus […]. Essi potrebbe causare un raddoppio della povertà mondiale e della malnutrizione infantile. […] Questa è una terribile e spaventosa catastrofe globale”.

Un rapporto delle Nazioni Unite dell’aprile 2020 ha calcolato che l’impatto economico dei lockdown potrebbe aver fatto morire 100.000 bambini nel mondo e che altre decine di milioni dovranno sopportare nuove carestie. In aggiunta disoccupazione, povertà, suicidio, alcolismo, tossicodipendenza e altre crisi socio-sanitarie stanno aumentando per l’intero pianeta. Mentre gli interventi chirurgici saltati o rinviati causeranno un aumento della mortalità per malattie cardiache o cancro.

Gli ospedali, per altro, non sono mai stati realmente “al collasso” durante la pandemia. L’argomento principale a sostegno dei lockdown è che “appiattire la curva” impedirebbe un rapido afflusso di casi e proteggerebbe i sistemi sanitari dal collasso. Ma la maggior parte dei sistemi sanitari non è mai stata vicina al collasso neanche nei mesi più caldi del covid.

Nel marzo 2020 si è sparsa la voce che gli ospedali in Spagna e in Italia stessero esplodendo, fenomeno che in realtà si verifica ad ogni stagione influenzale. Nel 2017 gli ospedali spagnoli avevano una capacità del 200% e nel 2015 i malati dormivano nei corridoi.

Uno studio del Journal of the American Medical Association del marzo 2020 ha inoltre rilevato che gli ospedali italiani “solitamente funzionano all’85-90% della loro capacità durante i mesi invernali”.

Ospedali al collasso, interventi cancellati, picco di morti (Italia 2012-2019)

Nel Regno Unito, il sistema sanitario nazionale finisce regolarmente “al collasso” durante l’inverno: come parte delle politiche covid c’è stata inoltre una riduzione della capienza massima degli ospedali, che però non ha prodotto pressioni particolari.

Non è un caso, infine, che nei Paesi occidentali siano stati spesi milioni per costruire ospedali temporanei di emergenza che poi non sono mai stati utilizzati.

Exit mobile version