Con il mio articolo su Aldo Moro “corrotto” ho guadagnato ben 53 centesimi (perché alla fine ho deciso di mantenere la pubblicità quando ho iniziato a fare i big money), dal che deduco che qualora scrivessi un milione di pezzi come quello potrei totalizzare 530.000€ (a meno che Google non me li demonetizzi tutti).
Si sa che, in fondo, su internet prevale sempre la quantità sulla qualità, e forse questo è il lato migliore, o perlomeno il più “potente” (in tutti i sensi). Tuttavia, il “pilota automatico” creato dalla joint venture tra Altervista e Google Adsense mi suggerisce al contrario di privilegiare solo la qualità, concentrandomi soprattutto su tre contenuti: cucina, mamme e femminile.
Lo scopo sarebbe quello di “arrivare al livello Platino”, che comporterebbe più visite, più pubblicità e dunque più guadagni: il principio della sponsorizzazione risponde infatti alla regola “piove sempre sul bagnato”, ovvero che gli unici realmente in grado di arricchirsi con la pubblicità sono solo quelli che si sono già arricchiti.
A ben vedere, in questo blog mi sono già occupato di cucina, quando ho parlato del modo di cucinare le nutrie in fricassea, un argomento che mi sta particolarmente a cuore perché se cominciassimo a divorare queste devastatrici di paesaggi (solo negli ultimi giorni sono stati presi provvedimenti contro la loro nefasta presenza nel mantovano, nel modenese e nel veronese), forse finalmente inizieremo a sperimentare una vera e propria “gastronomia ecosostenibile”.
Purtroppo sembra che le “mamme” (secondo argomento) siamo più preoccupate di fare cortei per i diritti delle nutrie, o direttamente di adottarle. Il tema “mamma” è peraltro particolarmente spinoso perché oggi le donne sono completamente fuori di testa (basta farsi un giro su questo canale YouTube). Inoltre, anche se lo spazio occupato dalla pornografia nel web sia irrilevante rispetto a quanto sostiene la vulgata, il connubio mamme/internet fa purtroppo venire in mente il tristissimo fenomeno delle MILF, estensione del dominio di Edipo.
Tanto vale a tal punto buttarsi immediatamente nel femminile. Questo è un blog Incel, dunque si parla continuamente del problema femminile, forse però non nei termini che vorrebbero Altervista e Google. Beh, comunque sono molto appassionato delle Brigandes, che dopotutto è un gruppo femminile (e anche una setta accusata di un omicidio, ma questo è un altro discorso).
In realtà è vero che sono scorbutico, ma credo dipenda dal fatto di essere solo; come dice il comico americano Bill Burr, «Quando stai single troppo a lungo il tuo cervello passa da “Questa cosa è meglio non dirla” a “Dai, dilla, dilla, vediamo che succede”». Però è a dir poco fastidio sentirsi dire che per esser popolari su internet si debba parlare per forza di cucina, mamme e femminile: d’altronde ognuno tenta di farlo nei modi che più gli si confanno.