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Dai droni ai piccioni

(da “Fotografare”, novembre 1987)

In un servizio del 1987 sullo spionaggio fotografico, la rivista Fotografare scrisse che la “Doppel-Sport Panoramic Camera” impedisce al piccione di volare e che dunque le testimonianze di un suo utilizzo durante la Prima guerra mondiale furono tutte inventate.

Non so da quali fonti trassero la loro convinzione, ma in realtà questo tipo di tecnologia venne realmente utilizzata sia nella Prima che nella Seconda guerra mondiale. L’invenzione si deve a Julius Neubronner (1852–1932), uno speziale tedesco che riuscì dopo tanti sforzi e debiti a unire le sue più grandi passioni: i piccioni e la fotografia.

L’esaustiva pagina di Wikipedia sul tema (“Pigeon photography“) ci informa anche di un tentativo fallimentare condotto dai servizi segreti americani:

«La CIA sviluppò una macchina fotografica per piccioni a batteria […], ma i dettagli sul suo impiego utilizzo sono ancora secretati. Indiscrezioni suggeriscono che la fotocamera venne usata negli anni ’70 su dei piccioni liberati dagli aerei, ma che l’esperimento si rivelò un fallimento».

La sezione fotografica riporta anche alcune immagini scattate proprio dai piccioni:

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