Dan Crenshaw al Saturday Night Live

Il nostro candidato Dan Crenshaw ha vinto

Durante la campagna elettorale per le elezioni di midterm il candidato repubblicano per il Texas Dan Crenshaw (eletto alla Camera) è stato coinvolto in una spiacevole polemica con il Saturday Night Live, quando uno dei comici del celebre programma (Pete Davidson, noto ai più per essere uno degli ex della cantante Ariana Grande) lo ha definito, per via della sua ferita di guerra, “la controfigura di un sicario in un film porno”.

Il veterano non si è lasciato intimorire e anzi ha accettato di apparire nella puntata di questo sabato per accettare pubblicamente le scuse di Davidson:

Dopo qualche sfottò di circostanza (Crenshaw ha ringraziato l’attore per «aver fatto apparire in buona luce un repubblicano», ha fatto partire la suoneria del suo cellulare con un pezzo della Grande e poi ha restituito bonariamente gli insulti), all’eroe di guerra è stato concesso lo spazio per lanciare un profondo messaggio al pubblico:

«Ci sono tante lezioni da imparare da questa vicenda: non solo che sinistra e destra possono comunque essere d’accordo su alcune cose, ma anche che gli americani sono capaci di perdonarsi a vicenda. Siamo in grado di ricordare ciò che ci unisce come nazione e vedere sempre del buono nel nostro prossimo. In questo fine settimana cade il Giorno dei Veterani, il che significa che è il momento per ogni americano di ricordarsi di loro. Un buon inizio sarebbe ringraziarli per il loro impegno, ma io vi incoraggio a fare altro. Quando incontrate un veterano, ditegli “Mai dimenticare”: è il modo per fargli capire che, in quanto americani, non vi sentite separati da qualche barriera immaginaria tra civili e militari, ma che invece siete vicini come fratelli. Mai dimenticheremo i sacrifici presenti e passati dei veterani, e mai dimenticheremo i caduti dell’11 settembre, eroi come il padre di Pete Davidson».

Nonostante al toccante discorso sia poi seguita una “canzone dell’unità” nella quale si ironizzava sul fatto che gli americani possono trovarsi d’accordo solo su cose insignificanti (come il fastidio che danno una tazza del water tiepida o le persone che urlano mentre fanno palestra), in ogni caso l’intera vicenda dimostra che tutto sommato gli Stati Uniti sono ancora una nazione e i suoi abitanti ancora un popolo.

Per certi versi potremmo dire che l’America è l’ultima “patria” in grado di definirsi come tale in un mondo già post-globalizzato. È difficile infatti immaginare una scena del genere ambientata in un altro Paese: se in Francia, Germania, Italia e altre località del Vecchio Continente sarebbe risultato quasi impossibile ricomporre il conflitto in nome di una comune appartenenza (sicuramente non intra moenia, e tanto meno a livello “europeo”!), in nazioni come Russia o Turchia si sarebbe invece proceduto in maniera più decisa contro il “Franti” di turno che ride in faccia al soldato zoppicante, alimentando comunque un vittimismo divisivo e logorante.

Solo il “Grande Satana” americano, che abbiamo sempre faticato a considerare una vera e propria nazione e disprezzato come una sorta di “società per azioni” allargata, ora si dimostra ultimo custode di valori ed energie che in altri Stati si sono esaurite o sono definitivamente scomparse. Può anche darsi si tratti solo di una illusione ottica dovuta alla vittoria di Trump, tuttavia è pur sempre un bello spettacolo.

3 thoughts on “Dan Crenshaw al Saturday Night Live

  1. Hai centrato il problema in pieno ci si attarda ormai su cose vecchie 20 anni e più credendole ancora vive.
    Mi ha sempre colpito che gente mediamente educata ancora ragiona utilizzando categorie e concetti sorpassati da oltre un secolo.
    …ah se solo si riuscisse a seguire i propri maestri invece di collezionare busti…

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