Donald Trump viene paragonato continuamente a Hitler, o nelle ipotesi migliori a Cesare, ma proprio partendo da quest’ultimo spunto (se non altro più affascinante), potremmo semmai paragonarlo all’autocrate Diocleziano, che pose fine alla stagnazione e al declino del III secolo, ricostruì l’Impero in forma di Tetrarchia, spostò la capitale, riformò il sistema di tasse e della valuta, ampliò l’amministrazione civica. Questo è il vero destino di Trump.
Augusto diede vita il principato, governando attraverso il Consilium Principis. Diocleziano lo rimpiazzò col Consistorium, assumendo un controllo autocratico, proprio come Trump vorrebbe optare per l’autocrazia, allontanando gli accoliti sleali.
Diocleziano tagliò fuori Roma dallo “scacchiere internazionale” dell’epoca e adottò il principio che la capitale imperiale dovesse “spostarsi” con lui (spesso fu Milano), proprio come Trump usa Mar-a-Lago e i suoi resort e hotel. Alla fine Diocleziano ridimensionò anche la Guardia Pretoria, che da tempo aveva assassinato e favorito imperatori, proprio come la CIA.
La tetrarchia fallì rapidamente, arrivò Costantino e l’Occidente cadde. Dopo la tetrarchia trumpiana, cosa verrà? Ghetti bizantini nel New England? Città-stato tecno-feudali in mano alle corporation? Un nuovo Medioevo in occidente? L’invasione barbarica delle gang messicane?