Posto che le immagini in cui Trump si rialza dopo essersi preso una pallottola in testa rimarranno nei secoli, se non nei millenni (e lo ha riconosciuto anche Mark Zuckerberg, che da quando ha fatto la cura al testosterone è diventato Gigachad vivente)
Mark Zuckerberg said that Donald Trump’s immediate reaction after being shot was “badass” and inspiring — without endorsing the former president.
The Meta CEO spoke exclusively to @emilychangtv on The Circuit https://t.co/Y1s1HmhotX pic.twitter.com/DQI10NHzhq
— Bloomberg (@business) July 19, 2024
ci sono alcuni piccoli dettagli da evidenziare nell’epopea dell’ultima settimana: prima di tutto, Trump non è morto nell’attentato e dunque spetta a lui impegnarsi in prima persona per svelare un eventuale complotto, se non come Presidente almeno come miliardario (in dollari). Inutile che noi sfigatones ci improvvisiamo investigatori del nulla, poiché la verità è al di qua e al di là dei nostri deliri.
Personalmente, devo ammettere di aver avuto subito dei sospetti: non perché Thomas Matthew Crooks sia apparso in uno spot della BlackRock (negli Stati Uniti questa roba accade quotidianamente, nel bene e nel male non siamo alle prese con un liceo di Castelminchia dove l’opposizione va sotto casa del Sindaco perché ha consentito agli impiegati della Banca Sanculamo di parlare agli studenti durante l’ora di religione) o perché sia ebreo (questa mi sembra una panzana bella e buona, il tizio ha la tipica faccia da Amerimutt, infatti sembra un parente di Elizabeth Warren), quanto per la tempistica con cui ha deciso di agire (a ridosso della convention repubblicana) e per il fatto che nessuno sbirro lì presente sia andato a sculacciarlo (mentre di solito ti riducono in poltiglia anche se sei armato di un tronchesino per le unghie).
Ad ogni modo, sticazzi, è Trump che deve indagare, come ha fatto con i brogli del 2020 (con grandi risultati, nevvero?). Quello che però mi stupisce è che chi si confina nell’universo parallelo del complottismo non si renda affatto conto che il grande Donald, sempre da tale prospettiva, sia già “venuto a patti” con il Deep State scegliendo un JD Vance come vice.
Vance è un quarantenne che ha scritto un bel libro di memorie (dal quale è stato tratto un film che non ho visto) sulla sua adolescenza disperata da Hillbillies, cioè in quell’America bianca tra gli Appalachi e il Midwest che negli ultimi decenni ha fatto i conti con la recessione, la perdita d’identità e la tossicodipendenza. Non a caso alla nascita il candidato vicepresidente risulta James Donald Bowman, ma per dimenticarsi entrambi i parents ha scelto di adottare il cognome dei nonni materni.
Questo Vance, oltre ad aver un rapporto piuttosto controverso con il “suprematismo bianco” a cui dicono che egli faccia riferimento (ma l’unica “pura razza” nella sua famiglia è la signora indiana che ha sposato), ha sicuramente dei trascorsi imbarazzanti con un altro tipo di “supermatismo”, quello ebraico: pupillo della Republican Jewish Coalition, dopo aver maledetto Trump per anni (in privato lo ha paragonato a Hitler e nel 2016 ha apertamente sostenuto che avrebbe votato la Clinton pur di non farlo vincere), ora si è messo in testa di creare un legame indissolubile, almeno a livello retorico, tra l’American First e l’Israel First.
THE REAL JD VANCE 🐍 #NeverVance pic.twitter.com/QomoynPijq
— Chief Trumpster (@ChiefTrumpster) June 12, 2024
Questa è la realtà. Per il resto, io mi considero un complottista integralista e dunque oltre alle orecchie di Trump mi preoccupa altrettanto la guerra senza quartiere che la piddinia internazionale sta muovendo nei confronti di Joe Biden: le sceneggiate sul suo “stato di salute” hanno da tempo oltrepassato il limite…
Col senno di poi mi rendo conto che l’Amministrazione Biden abbia provato a inscenare una sorta di “rivoluzione colorata” contro Netanyahu nel corso del 2024, tentando di rimpiazzarlo attraverso le proteste di piazza con qualche entità pseudo-laborista in grado almeno di smetterla di bombardare i civili per puro sadismo. Inoltre i democratici avrebbero provato altresì a recuperare nei confronti dell’Iran un approccio ispirato al grande lavorio diplomatico di Obama (che ha fallito solo perché omosessuale e troppo debole per tenere in testa al vero uomo della coppia), con l’obiettivo di imporre una pax americana in un contesto estremamente intricato.
Sembra proprio che con tale scelta Trump abbia di nuovo voluto accontentare gli apparati repubblicani, riducendo indirettamente l’accaduto a un “incidente di percorso”. A questo punto ci si augura che in qualche modo riuscirà a frenare le spinte verso qualsiasi guerra come ha fatto nella precedente amministrazione, e nulla più. Chi vuole i fuochi d’artificio anti-globalisti penso dovrà accontentarsi delle fotografie scattate in Pennsylvania la settimana scorsa.
La moglie di Vance conferma uno dei topoi dell’alt-right: più il militante è suprematista più la moglie sarà coloured (https://knowyourmeme.com/memes/never-ask-a-white-supremacist-the-race-of-his-girlfriend)
Se ci pensi funziona anche in Italia: più un leghista è estremista e anti-immigrazione più aumentano le probabilità che sia sposato con una Iliescu o con una Popescu…
Mi sembra cosa buona e giusta. Bisogna incentivare un’immigrazione esclusivamente femminile
Abbi pazienza ma Popescu e simili per lo meno sono bianche e probabilmente cristiane.
Detto ciò , lungi da me difendere i cialtroni di destra che agiscono da ipocriti e bugiardi per il semplice motivo che sono burattini stipendiati senza spina dorsale. Se esistessero uomini realmente votati e credenti nell’ideologia non starebbero in un partito cosiddetto democratico ma in una formazione tipo l’Iron Guard a far seguire i fatti alle parole.
Non mi sembra ci sia niente di strano in J.D. Vance.
Vicino agli ambienti anarco-capitalisti e anarco-liberali.
La cosa strana è che nell’ideologia e sottocultura incel, dove le teorie complottiste dilagano.
Nessuno vede che l’attentatore di Trump aveva tutte le caratteristiche tipiche di chi appartiene a qui mondi.
Forse perché scomoda verità che il web e internet tendono a alienare le persone.
Forse ti conviene camminare a ritroso Robbè, il primo cazzaro della storia recente fu Barruel ( preferisco John Robison ), e poi Taxil e Pranaitis fanno il paio per citare gli illustri…
Ora, con tutto il cuore, Putin è chiaro che segua gli Chabad, anche se scrivere Chabad è anche deviante a meno ch non si si abbia un poco di cognizione del giudaismo, cosa che tutti comprendono a detta di loro stessi ov còrs.
Se poi segui J.J. Angleton, Raymond Rocca e Ronald Hadley Stark comprenderai che LSD ed eroina erano un conto, mentre la cocaina è stata tendenzialmente più incentivata dal KGB. Ricorda che Viktor Rothshild era il quinto mancante. Quindi infondo comprendere che Cosa Nostra era tutta n’accozaglia coi giudei nun è che te sbaji per spiegarti il privilegio dell’ndrangheta, basta guardà al Sud America e la Russia come soviet in incognito.
Dove ci porterà lo scontro fra il fabianismo trozkista ed il rhodianismo stalinista dipende da quanto romperanno i coglioni colle frogierie parabbuddiche ed i musulmani, a cui al casa regnate del perno della situazione lì a Londra, essendosi convertita sotto banco, ha permesso di avere difatti un major di tal lignaggio.
Ad ogni modo, dai porca mignotta. Ancora in Italia si sostiene che Licio Gelli fosse atlantista ed addirittura fascista, quando era partigiano ed ha lavorato per gli orientali fino al Piano Solo e quindi poi con la finaccia della pantomima di Borghese ha fatto il giro dall’altra parte.
Non credo debba esserci dubbio che Viganò e Francesco giocano al poliziotto buono e quello cattivo, dove i gonzi che si identificano nella parte scelta, vedranno il male nell’altra, quando giocano insieme.
Come al solito sparo così, come diceva Bill Hicks “i’m plating seeds” che me sto a rompe r cazzo. Cioè io sto ad accnà internet la gente più vecchia di me e qulli appena sotto stanno in pappa, e solo i regazzini che ce nascono pare che sò meno deficienti di quanto invece noi si voglia reputarlo pe non giudicarci, infondo, degli ebbeti coglioni.