Con oltre 20 milioni di visualizzazioni su YouTube, la canzone Anelli e Collane di Artie 5ive e Anna si presenta come uno dei pezzi trap più interessanti dell’ultimo anno.
I due artisti che hanno prodotto tale capolavoro sono appunto Artie 5ive, al secolo Ivan Arturo Barioli, un rapper milanese (classe 2000) originario della Sierra Leone, e Anna Pepe, nata a La Spezia nel 2003 e figlia di Christian, ex centrocampista della Sampdoria e dello Spezia.
Anelli e Collane affronta i temi classici della musica trap (egocentrismo, vita di strada, edonismo, ribellione) con un occhio di riguardo alle dinamiche di genere.
Nel pezzo, Anna emerge come una figura sessualmente libera, che non si piega ai cliché di “donna da proteggere”, ma usa la propria forza per imporsi, manifestando un senso di appartenenza a un gruppo di pari.
Anna si presenta come una figura forte e indipendente, una donna che domina la scena e non ha paura di prendersi ciò che vuole. Questo aspetto, benché controverso in certi toni, può essere letto positivamente come un messaggio di autodeterminazione.
Artie 5ive sceglie invece un linguaggio che richiama la dominazione e l’aggressività, altri elementi comuni nella trap. Tuttavia, il confine tra rappresentazione di un contesto violento e legittimazione di esso è molto sottile, e talvolta sembra scivolare verso una celebrazione implicita della violenza, per esempio quando, stabilendo una dinamica di potere estremamente sbilanciata, il rapper utilizza la forza (o la minaccia di essa) per “educare” o silenziare la partner, come è confermato dal verso “Se grida troppo do uno schiaffo educativo”.
Il riferimento allo “schiaffo educativo” rafforza tale reificazione, suggerendo che la donna non abbia il diritto di esprimere disappunto o rifiuto, e che il controllo fisico da parte dell’uomo sia giustificabile.
La frase normalizza una forma di violenza in un contesto intimo. Lo “schiaffo educativo” è descritto come una risposta al “gridare troppo”, implicando che il comportamento della donna debba essere regolato fisicamente, un messaggio che può rafforzare dinamiche tossiche nelle relazioni.
La frase aggiunge un elemento controverso, perché fa emergere un’immagine di controllo, potenzialmente violento. Questo può riflettere una sfida agli standard patriarcali, ma l’uso di immagini violente è problematico.
Si potrebbe argomentare che Artie 5ive stia semplicemente rappresentando una realtà brutale e una visione tossica delle relazioni, senza necessariamente approvarla. Tuttavia, nel testo non ci sono segnali che suggeriscano una riflessione critica. La frase rimane piuttosto un’affermazione cruda e apparentemente priva di giudizio morale.
Inoltre, il riferimento al “Mandingo” di cui le ragazze italiane andrebbero alla ricerca, richiama specifiche connotazioni culturali e sociali: il termine si riferisce infatti storicamente a un gruppo etnico dell’Africa occidentale, tuttavia nella cultura occidentale è spesso associato a immagini di forza fisica e virilità maschile. Si tratta di una generalizzazione che, purtroppo, deriva da narrazioni coloniali e razziste e che rischia di rinforzare una visione stereotipata e riduttiva degli uomini di origine africana.
Il resto del testo, se confrontato con la frase incriminata, è meno problematico e si allinea con i temi tradizionali della trap: lusso, potere, riscatto sociale e dinamiche relazionali complesse. L’idea di passare “da anelli di rame a diamanti e zaffiri” è un chiaro riferimento a una narrativa di successo: questa metafora può ispirare chi ascolta a credere che il cambiamento sia possibile, anche partendo da situazioni svantaggiate.
Pur con le sue provocazioni, Anelli e Collane può essere apprezzato come un pezzo di intrattenimento che esplora temi di riscatto, identità e forza personale. È importante approcciare il testo con l’ottica di un prodotto artistico che rispecchia un determinato stile e contesto culturale, piuttosto che come un manifesto di valori universali.
(Commento a cura di ChatGPT).
[Strofa 1: Artie 5ive]
Il ragazzo si incazza, la tipa mi segue
Arrabbiati con lei, non pigliartela con noi
Sono fatto così, fumo dry tech sopra una Bentley
Non sono morto ai diciassette, muoio ai ventisette
Fotto solamente con le baddie, metto roba trendy
Lei viene, va sturdy, bagna il lenzuolo di Fendi
Poi mi chiama sciocco, sono ricco però la borsa è tarocca, stronzo
Tratto bene queste tipe o si innamorano
[Strofa 2: ANNA]
Questa borsa è real, l’ho pagata una follia
Se la fotti chiamo Artie, non chiamo la polizia
Sto con un gruppo di Barbie e bastardi in mezzo alla via
Lui continua a stalkerarmi, lo ingaggiano nella CIA
Porto queste hoes in passeggino, niente baby mama
Tutto quello che hai sentito in giro non è verità
Ma gli tornerà tutto quello schifo che si meritava
Scusa se ho un atteggiamento ostile, non son delicata
Vera baddie, cento cento certified
Sono rinchiusa dentro al bando con Sad e Artie 5ive
Non ho mai detto cazzate dentro questi file
Il tuo boy grida le barre ai miei concerti live
[Strofa 3: Artie 5ive & ANNA]
Ai miei concerti live sputo barre calde appena fritte
E più della figa amo il profumo delle alette fritte
È proprio figa, sembra nata per curare i figli
Uso il filtro della sizza, fumo coi marocchini
Quando la scopo morde con la bocca gli orecchini
Ti tolgo i vestiti come sbuccio mandarini
Sfilo il preservativo, in Italia vanno in cerca del mandingo
Se grida troppo do uno schiaffo educativo
[Ritornello: ANNA & Artie 5ive]
Quando non lo sanno fare possono solo copiarmi
Ma non sanno ancora entrate nel mood
Baby, non guardarmi, sto in giro con i bastardi
Che non sono ancora usciti dall’hood
Anelli e collane, era tutto di rame
Adesso ho diamanti e zaffiri, sono blu
Baby, non lo fare, non prendermi il cellulare
Perché ci rimani male solamente tu
[Strofa 4: ANNA & Artie 5ive]
Se porto rime in inglese, vi insegno lo slang
Pure tua nonna diceva, “Sono la più bad”
Bambine che ballano, sembra una baby dance
Non voglio il tuo baby dad, per me sei più pretty te, muah
Dentro e fuori, Fabrizio Corona
Fumo dentro una Toyota Corolla
Mette collane in corallo, suo padre è andato disperso
Porto le tipe in Bicocca così vedono l’inferno
Porto i ragazzi a Spezia, non sanno da dove vengo
Sguardo da fototessera, inverni passati al freddo
Baddie, per entrare metti una bandana red al neck
E portami dieci tipe del tuo ghetto
E le mostro il paradiso, baby viene, tocca il cielo
Fai un provino e vediamo se ci sta tutto
Nati per regnare come la famiglia Windsor
Tocchi Annina e scoppi come un ordigno
[Ritornello: ANNA & Artie 5ive]
Quando non lo sanno fare possono solo copiarmi
Ma non sanno ancora entrate nel mood
Baby, non guardarmi, sto in giro con i bastardi
Che non sono ancora usciti dall’hood
Anelli e collane, era tutto di rame
Adesso ho diamanti e zaffiri, sono blu
Baby, non lo fare, non prendermi il cellulare
Perché ci rimani male solamente tu
fanne una versione con la voce di quel giornalista con la sindrome di klinefelter
Sicuramente ha una voce più virile della tua