Elon Musk, dopo aver paragonato George Soros a Magneto (l’antagonista della serie a fumetti X-Men, che casualmente è un sopravvissuto dell’olocausto intenzionato a conquistare il mondo), afferma che il filantropo “vuole distruggere il tessuto stesso della civiltà” perché “odia l’umanità”.
You assume they are good intentions. They are not. He wants to erode the very fabric of civilization. Soros hates humanity.
— Elon Musk (@elonmusk) May 16, 2023
Lo screzio tra i due miliardari sembra sia sorto dalla recentissima decisione del Soros Fund Management di azzerare le proprie quote in Tesla. Ci sono probabilmente anche motivazioni politiche dietro a questo attacco, riguardanti concezioni opposte dei rapporti tra economia e società. Al momento la narrazione vorrebbe ridurre Musk a un populista vicino a Trump (o a qualsiasi spauracchio attualmente additato dalle élite), mentre al contrario il Nostro si è solo rifiutato di allinearsi al medio-progressismo mainstream e a tacciare chicchessia di nazismo.
Del resto il buon Elon, fino al momento in cui non ha iniziato a esercitare una blanda epoché su opinioni che i media classificavano come “nazional-sovran-populiste-bianche-supermatiste”, era sempre risultato ben accetto al gotha, con le sue idee sullo sviluppo sostenibile, il superamento dei combustibili fossili e la necessità di un intervento governativo nel settore della tecnologia. Probabilmente anche il suo recente appeasement nei confronti dei sindacati deve aver fatto storcere il naso alla sinistra internazionale, che ormai sembra totalmente galvanizzata dal concetto di “società aperta” declinato nel senso di abbattimento completo di qualsiasi paletto si opponga all’apertura dei mercati, dei confini e dei sessi.
Heil Musk, comunque.