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Emmanuel Macron è diventato il più grande epidemiologo francese

Durante la prima ondata della pandemia, Emmanuel Macron aveva affermato la sua piena fiducia nel giudizio degli scienziati e si era affidato completamente alle loro indicazioni: “Un principio guida le nostre azioni e deve continuare a farlo: la fiducia nella scienza. Bisogna ascoltare chi sa”, aveva dichiarato il 12 marzo 2020, durante il suo primo intervento sul covid.

La sua scelta di chiudere le scuole, in particolare, per poi decidere sul confinamento della popolazione, era stata fatta sulla base delle loro raccomandazioni. “Dietro ogni decisione che prendiamo, ci sono camici bianchi”, aveva ripetuto il ministro della Salute, Olivier Véran.

Col passare dei mesi però l’inquilino dell’Eliseo ha deciso di liberarsi degli esperti. Il cambiamento è avvenuto il 13 aprile 2020, quando ha annunciato la riapertura delle scuole a partire dall’11 maggio, contro il parere del consiglio scientifico, che aveva suggerito settembre. Da quel momento, il suo entourage assicura con malcelata ammirazione, “Il Presidente è diventato epidemiologo”.

In privato chi gli è vicino è rimasto colpito dalle capacità del leader di essere sempre informato sul coronavirus, oltre al coraggio con cui può tenere testa al ministro della Salute, Olivier Véran, e agli stessi consulenti scientifici.

“Il Presidente legge tutti gli studi non appena vengono pubblicati. Tanto che a volte può citarne uno che gli esperti davanti a lui non hanno nemmeno letto”, ha detto un anonimo sostenitore. Anche molti membri del governo hanno trovato parole di elogio per Macron: il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer per esempio ha dichiarato che “il Presidente ha acquisito una vera esperienza in materia di salute”, mentre il portavoce Gabriel Attal ha chiarito che seppure il Presidente non crede di saperne più degli esperti, egli è comunque in grado di informarsi nella maniera più efficace e completa possibile prima di prendere qualsiasi decisione.

Fonte: Le Monde

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