Gli ex alunni del professore decapitato in Francia: “Era un razzista, ha insultato il Profeta, vuoi vedere la sua testa mozzata?”. E una deputata di centro-sinistra: “Ha avuto una pessima idea”

I corrispondenti de Le Figaro presenti alla veglia notturna per Samuel Paty, il professore decapitato a Conflans-Sainte-Honorine, hanno raccolto testimonianze surreali nei suoi confronti da parte di alcuni adolescenti che si sono presentati come ex-alunni dell’insegnante: “Aveva una reputazione di razzista”, “Ha offeso Maometto, è stupido morire per una caricatura”, hanno affermato due ragazze che lo avevano avuto come insegnante. E altri ex allievi hanno espresso il loro disagio (in senso lato): “È andato troppo oltre”, “Ha insultato il Profeta, ne avevamo già parlato durante l’intervallo”. La strana veglia per l’insegnate si è infine trasformata in una kermesse macabra e goliardica, con i ragazzi che facevano gli idioti davanti alle telecamere mentre qualcuno di loro domandava: “Vuoi vedere la sua testa? La foto è su Twitter“.

LCI ha contattato la madre di una delle studentesse della classe in cui Paty ha tenuto quella famigerata lezione di Educazione Civica, che prima dell’attentato era stata travolta dagli insulti solo per averlo difeso sui social (“Non voleva insultare o sconvolgere nessuno, ha chiesto gentilmente di uscire dalla classe a chi si sarebbe sentito a disagio di fronte alle vignette di Charlie Hebdo”): la signora ricorda come sotto uno dei video di denuncia fossero comparsi ingiurie verso il docente (“pedofilo”, “pervertito”) e minacce dirette (“Bisogna ammazzarlo”).

Ancora Le Figaro ha intervistato una alunna del Collège che difende il professore e stigmatizza le diffusissime accuse di “razzismo”.

Ad onta di quanto ci si aspetterebbe, le dimostrazioni di solidarietà sono state meno scontate del previsto: a parte la palese indifferenza, se non l’aperta ostilità, diffusa tra gli studenti della scuola di periferia (che fanno della testimonianza della ragazza di cui sopra quasi una vox clamantis in deserto), anche la risposta della “società civile” è stata piuttosto freddina.

Addirittura una deputata del Movimento Democratico (di orientamento “socio-liberale”, qualsiasi cosa voglia dire), madame Michèle de Vaucouleurs, intervistata da M6, ha definito “una pessima idea” [une mauvaise idée] la scelta del professore di chiedere agli alunni musulmani di uscire dalla classe se si fossero sentiti offesi (“Egli stesso ha riconosciuto di aver fatto un errore [maladresse]”).

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