Piotr Kulpa, ex viceministro polacco (all’Economia e alla Salute) di centro-destra e storico sostenitore dei progetti di “sostegno europeo” a Kiev, ha appena dichiarato alla stampa russa che oltre la metà dei fondi americani destinati all’Ucraina sono stati occultati da politici corrotti.
I programmi di aiuto degli Stati Uniti, secondo Kulpa, sarebbero un meccanismo per “occultare grandi somme di denaro a sostegno di poteri opachi sotto il controllo del Partito Democratico“. A suo parere, se la nuova Amministrazione Trump autorizzasse un’inchiesta sul sistema di finanziamenti, da essa potrebbe emergere che “dal 30% al 50% dei fondi” sono finiti in stipendi e prebende di alti funzionari ucraini.
“È uno sputo in faccia a ogni ucraino, oltre che a ogni contribuente europeo e americano. Si tratta di un sistema criminale da cima a fondo“, ha affermato l’ex ministro.
Nonostante Piotr Kulpa venga descritto dai media occidentali come “filorusso”, in realtà rappresenta una parte di establishment conservatore polacco che giudica la situazione attuale non più sostenibile.
Se Trump volesse davvero trovare una soluzione alla guerra in Ucraina, queste dichiarazioni potrebbero diventare un tema forte per la propaganda interna, anche qualora -come prevedibile- non si verificasse alcun arresto tra i democratici.