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Parar el golpe. 400 profesores en defensa de la democracia constitucional | Fermare il golpe. In difesa della democrazia costituzionale in Catalogna

 

Parar el golpe. 400 profesores en defensa
de la democracia constitucional
(“Sociedad Civil Navarra”, 20 settembre 2017 )

En estos momentos graves para nuestro país y para todos aquellos que creemos en la vida civilizada, deseamos alzar nuestra voz en defensa de la democracia española y de la convivencia interna entre nuestros compatriotas de Cataluña y de toda España. Entendemos que una sociedad civilizada en la Europa del siglo XXI sólo puede basarse en el respeto a las normas que nos hemos dado democráticamente, empezando por la Constitución de 1978 (y siguiendo, en lo que a Cataluña respecta, por su Estatuto de Autonomía). Por desgracia, como podemos ver estos días, el Gobierno autonómico y los grupos secesionistas representados en el Parlamento catalán, subvirtiendo las reglas más elementales del constitucionalismo y abusando del poder que las leyes les han conferido, no han dudado en traspasar todos los límites de la legalidad y de la decencia para, apelando al fundamentalismo de un inexistente “derecho a decidir”, dividir a la sociedad catalana e impedir el ejercicio de los derechos de las minorías parlamentarias, poniendo en riesgo la convivencia y la paz civil.
No es preciso ser especialistas en Derecho Constitucional o en Historia Contemporánea para saber que no hay democracia sin sujeción a la ley y que los nacionalismos del siglo XX llevaron al mundo a dos guerras apocalípticas y hundieron a Europa en la barbarie. Apelando a esas experiencias históricas, entre las que se incluyen las no menos dolorosas por las que atravesó nuestro país en el siglo pasado y sobre todo a la defensa de la democracia que tanto nos costó conquistar, los abajo firmantes, profesores de diversas universidades españolas, hacemos un llamamiento a los catalanes sensatos y a todos los españoles de buena voluntad para que rompan su silencio y no miren con distanciamiento o indiferencia una situación en la que nos jugamos el ser o no ser de la democracia española. En una coyuntura tan delicada como la que atravesamos no es el momento de partidismos ni de cálculos políticos a corto plazo. Es hora de que todos nosotros, en la medida de nuestras posibilidades, nos movilicemos para exigir al Gobierno de España, a todas sus instituciones y partidos democráticos, que actúen con la máxima celeridad, firmeza y determinación para proteger los derechos de todos.
Por tanto requerimos al Gobierno para que, como poder ejecutivo, haga uso de la fuerza legítima que al Estado le corresponde en exclusiva, de tal manera que las resoluciones judiciales no caigan en el vacío con el consiguiente daño para el Estado de Derecho. Para ello, les pedimos que no duden en recurrir a todos los medios constitucionales sin excepción para salvaguardar las instituciones democráticas y la unidad de nación española consagrada en nuestra Constitución, impidiendo la celebración de un falso “referéndum” ilegítimo e ilegal, poniendo a disposición de la justicia a los responsables de este atropello a la democracia y haciendo que recaiga sobre ellos todo el peso de la ley. En consecuencia, pedimos también a los partidos políticos y a la sociedad civil que respalden una acción estatal absolutamente necesaria para una convivencia pacífica y democrática.

17 de septiembre de 2017
(Lista de firmantes)

Fermare il golpe. In difesa della democrazia costituzionale in Catalogna
(17 settembre 2017)

“In questi momenti difficili per il nostro Paese e per tutti coloro che credono nella civiltà, vogliamo alzare la voce in difesa della democrazia spagnola e della convivenza tra i nostri connazionali della Catalogna e di tutta la Spagna. Siamo consapevoli che una società civile in Europa nel XXI secolo può essere basata solo sul rispetto delle regole che ci siamo democraticamente dati, a partire dalla Costituzione del 1978 (e in seguito, per quanto riguarda la Catalogna, dal suo Statuto di Autonomia). Purtroppo, come possiamo vedere in questi giorni, il governo regionale e i gruppi secessionisti rappresentati nel parlamento catalano, sovvertendo le più elementari regole del costituzionalismo e abusando del potere conferitogli dalla legge, non hanno esitato ad andare al di là di tutti i limiti della legalità e della decenza, appellandosi al fondamentalismo di un inesistente “diritti a decidere” per dividere la società catalana e impedire l’esercizio dei diritti della minoranza parlamentare, mettendo a rischio la convivenza e la pace civile.
Non c’è bisogno di essere specialisti di diritto costituzionale o di storia contemporanea per capire che non può esistere democrazia senza essere soggetti alla legge, e che i nazionalismi del XX secolo portarono a due guerre apocalittiche, trascinando l’Europa nella barbarie. Facendo appello a queste esperienze storiche, tra le quali includiamo quelle non meno dolorose che ha dovuto passare il nostro Paese nel secolo scorso, in particolare per la difesa di una democrazia conquistata ad alto prezzo, i sottoscritti, professori di varie università spagnole, si appellano a tutti i catalani ragionevoli e a tutti gli spagnoli di buona volontà affinché rompano il silenzio e non guardino con distacco o indifferenza a una situazione nella quale la posta in gioco è la sopravvivenza della democrazia spagnola.
In una situazione delicata come quella che stiamo attraversando, non è il momento della faziosità o di calcoli politici estemporanei. È il momento che ognuno di noi si mobiliti, nei limiti delle sue possibilità, per pretendere dal governo spagnolo e da tutte le sue istituzioni e i suoi partiti democratici, di agire il più velocemente possibile, con fermezza e determinazione in difesa dei diritti di tutti noi.
Pertanto si richiede al governo, in qualità di potere esecutivo, di fare uso della forza legittima che spetta esclusivamente allo Stato, in modo che le sentenze dei tribunali non cadano nel vuoto, con conseguente danno per lo Stato di diritto. Per far questo, vi chiediamo di non esitare a utilizzare tutti i mezzi costituzionali, senza eccezione alcuna, allo scopo di salvaguardare le istituzioni democratiche e l’unità della nazione spagnola sancito dalla nostra Costituzione, per impedire la realizzazione di un falso “referendum” illegittimo e illegale e assicurare alla giustizia i responsabili di questo oltraggio alla democrazia, in modo da far sentire loro tutto il peso della legge. Invitiamo anche i partiti politici e la società civile a sostenere le azioni del governo, assolutamente necessarie per una convivenza pacifica e democratica”

Lista dei firmatari

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