Francoforte: rifugiata ucraina accoltellata senza motivo da immigrato afghano

In Germania un richiedente asilo afghano di 19 anni ha aggredito con un coltello una donna di 41 anni: l’attacco ha avuto luogo lunedì 10 giugno a Francoforte e, secondo quanto riferito dalla stampa tedesca, la vittima era seduta su una panchina in un parco lungo il Meno quando l’afghano l’ha afferrata da dietro per una spalla e ha usato un taglierino per colpirla ripetutamente alla testa e al collo. A quanto pare la donna, di origine ucraina, non conosceva in alcun modo l’aggressore. Come riferisce la Bild, la donna,  fuggita in Germania dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è rimasta gravemente ferita ma non in pericolo di vita.

La donna inizialmente era riuscita a fuggire e si era allontanata per alcuni metri, prima di crollare a terra. Il presunto aggressore avrebbe poi tentato di inferire su di lei, ma le urla della vittima hanno attirato testimoni oculari che sono accorsi per aiutarla. A quel punto l’afghano, Mohammad Zaman A., sarebbe andato a nascondersi in un cespuglio nei pressi del luogo dell’attacco, dove la polizia lo ha rintracciato tramite uso di elicotteri. Durante l’arresto era ancora in possesso del taglierino insanguinato.

Questo ennesimo episodio di violenza ha riaperto il dibattito sull’immigrazione in Germania. Jens Spahn, vicepresidente della CDU, ha dichiarato alla Neue Zürcher Zeitung: «

Lo schema purtroppo si ripete, Ancora una volta abbiamo qualcuno che non sarebbe mai dovuto venire in questo Paese, o che non avrebbe dovuto rimanerci, il quale commette un crimine grave e violento. L’immigrazione irregolare da Paesi violenti non ha fatto altro che rendere il nostro Paese ancora più violento».

Spahn e altri rappresentanti d’opposizione della CDU hanno chiesto al governo di rimuovere tutte le barriere che bloccano l’espulsione degli immigrati violenti. Recentemente, per esempio, c’è stata un’altra polemica sul divieto di rispedire in patria proprio stupratori e assassini afghani perché i talebani al potere violerebbero i diritti umani.

La Neue Zürcher Zeitung ha inoltre riferito che un afghano di 22 anni avrebbe aggredito degli agenti di polizia con un coltello sull’isola di Rügen poco dopo l’attentato di Mannheim (quello in cui è stato ucciso un poliziotto). Prima di rivoltarsi contro gli agenti, sembra che l’afghano avesse tentato di strappare i manifesti elettorali dell’AfD.

La Germania ha assistito a un vertiginoso aumento della criminalità a causa dell’immigrazione di massa, con gli stranieri responsabili di un record negativo del 41% di tutti i crimini del 2023. L’ultimo attacco segue un’ondata di stupri e aggressioni diretti contro i rifugiati ucraini che, rispetto ad altri gruppi di migranti provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, hanno tassi di criminalità obiettivamente più bassi.

Per esempio, nel 2022, un migrante giordano ha pugnalato una rifugiata ucraina di 21 anni e poi ha continuato tranquillamente a mangiare wurstel e patatine. All’inizio di quest’anno (febbraio 2024), un 17enne rifugiato ucraino è stato pugnalato a morte a Düsseldorf da una banda di otto giovani di origine mediorientale, che ha attaccato anche un suo amico e connazionale (entrambi promesse del basket) “solo perché ucraino” (questo uno dei motivi dichiarati dalle autorità dietro alla lite).

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