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Gerald L.K. Smith, il “crociato nazionalista cristiano”

Gerald Lyman Kenneth Smith (27 febbraio 1898 – 15 aprile 1976) è stato un religioso americano e politico di estrema destra, leader del movimento Share Our Wealth (“Condividiamo la nostra ricchezza”) di Huey Long e fondatore dell’organizzazione Christian Nationalist Crusade (“Crociata Nazionalista Cristiana”). Si candidò con il suo partito, l’America First Party, alle presidenziali del 1944.

L. K. Smith nacque a Pardeeville, Wisconsin, da Sarah e Lyman Z. Smith. Quando era ancora piccolo la sua famiglia si trasferì a Viroqua, nel Wisconsin. Nel 1918 conseguì un dottorato di studi biblici presso l’Università di Valparaiso (Indiana). Discendente di una famiglia di ministri dei Discepoli di Cristo (una delle denominazioni principali del cosiddetto “protestantesimo storico”), seguì le orme del padre diventando pastore nel 1916. Sposò Elna Sorenson nel 1922 e insieme adottarono il loro unico figlio, che chiamarono Gerald L. K. Smith Jr.

Nel 1928 Smith fu costretto a trasferirsi con tutta la famiglia in Louisiana perché la moglie aveva contratto la tubercolosi e gli ospedali di Shreveport avevano una buona reputazione nella cura di tale malattia. Nella cittadina prestò servizio come ministri, realizzando trasmissioni radiofoniche contro i servizi locali e la corruzione, sostenendo al contempo i sindacati.

Smith incontrò Huey Long nel 1929 e divenne il suo organizzatore nazionale durante la Grande Depressione, quando Long lanciò l’associazione Share Our Wealth, proponendo la redistribuzione della ricchezza attraverso un sistema di tetti massimi ai redditi e ai patrimoni. Quando nel 1935 Long venne assassinato da Carl Weiss per motivi non ancora chiari, la direzione dell’associazione passò per un breve periodo a Smith. Da quella posizione strinse alleanze col dottor Francis Townsend e col sacerdote cattolico Charles Coughlin, assieme ai quali fondò l’Union Party, che nominò William Lemke (di orientamento repubblicano) come candidato presidenziale alle elezioni del 1936.

A differenza di Long, relativamente moderato riguardo alla questione razziale, Smith diede una connotazione più “suprematista” a Share Our Wealth. Durante la crisi in Europa tentò di allearsi senza successo con i non-interventisti dell’America First Committee. Nel 1943 fondò l’America First Party, appropriandosi di fatto del nome dell’organizzazione. Divenne anche membro dell’organizzazione filo-nazista Silver Shirts (“Camice d’argento”) di William Dudley Pelley, ispirata alle camicie brune di Hitler (durante la guerra Pelley verrà condannato a quindici anni per aver violato l’Espionage Act).

Dopo essersi trasferito nel Michigan, Smith si candidò al Senato degli Stati Uniti con i repubblicani, ma perse le primarie. Nel 1944 si candidò col suo partito America First, ottenendo 1781 voti (1530 in Michigan, 281 in Texas). Nel 1948, assieme al candidato alla vicepresidenza Harry Romer, il suo Partito Nazionalista Cristiano (Christian Nationalist Party) ottenne 48 voti. L’unica altra candidatura di Smith alla presidenza fu nel 1956, quando ricevette otto preferenze in California.

Dopo la Seconda guerra mondiale, Smith invocò per il rilascio di tutti i criminali di guerra nazisti condannati al processo di Norimberga. All’inizio degli anni ’50, al momento della nomina di Anna M. Rosenberg a Vice Segretario alla Difesa, la Anti Defamation League pubblicò un articolo che attribuiva gli attacchi alla lealtà di Rosenberg ad “antisemiti professionisti e nazionalisti lunatici”, tra cui la “setta dei cacciatori di ebrei dei John Rankin, dei Benjamin Freedman e dei Gerald Smith”.

Nel 1956, partecipò alla campagna contro l’Alaska Mental Health Enabling Act, un progetto di legge che gli oppositori soprannominarono “Decreto Siberia” e considerarono come parte di un complotto comunista per fare il lavaggio del cervello agli americani.

Nel 1959 la rivista della sua associazione Cross and the Flag sostenne che nei campi di sterminio non morirono sei milioni di ebrei, ma che la maggior parte di essi emigrò quasi tutta negli Stati Uniti durante la guerra.

Quando infine si trasferì a Eureka Springs, nell’Arkansas, acquistò e restaurò un palazzo per farne il suo buen retiro. Nel 1964 avviò la costruzione del parco a tema religioso Sacred Projectsuna riproduzione a grandezza naturale dell’antica Gerusalemme mai portata a termine ma della quale venne realizzato almeno il progetto principale, il monumentale Cristo dell’Ozark di Emmet Sullivan (che collaborò alla realizzazione del celebre Monte Rushmore), alto venti metri ed eretto nel 1966 grazie a una fortunata campagna di raccolta fondi da un milione di dollari.  È lì accanto che Smith chiese di essere seppellito prima di morire di polmonite il 15 aprile 1976.

Le informazioni di questo articolo sono tratte dalla pagina di Wikipedia dedicata al politico americano. Abbiamo preferito riportarle direttamente sul nostro blog, invece che tradurla in italiano per Wikipedia, non solo per introdurre la figura di L.K. Smith (che approfondiremo in una serie di post), ma anche per evitare spiacevoli attriti con la nostrana versione di Wikipedia, i cui “amministratori” negli anni passati si sono dimostrati piuttosto solerti in materia di censura degli argomenti “politicamente scorretti”, persino quando espressi nel tono più neutrale possibile.

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