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Grecia: immigrati trasformano chiesa in cloaca

La chiesa di Santa Caterina a Moria (Lesbo), secondo le testimonianze di un cronista locale (Makis Pavlellis, che aveva già segnalato su Facebook la distruzione della chiesetta di San Giorgio), è stata trasformata in una cloaca dagli immigrati del vicino centro di accoglienza.

“L’odore all’interno è insopportabile. Le persone che la frequentano ci dicono che il metropolita di Mitilene è consapevole della situazione, ma non dice nulla per motivi tutti suoi”.

 

Questo è solo l’ultimo episodio di vandalismo contro le chiese greco-ortodosse; gli abitanti dell’isola devono fare i conti anche con risse tra bande di afgani, scorribande di immigrati africani e la generale devastazione del tradizionale paesaggio greco da parte degli “ospiti”.

Grecia: immigrati abbattono migliaia di ulivi a Lesbo

Lesbo, isola di soli 90.000 cittadini, è stata una delle aree più colpite della Grecia. Circa la metà dei 50.000 immigrati clandestini sono detenuti nel campo di Moria, atto a ospitarne solo 3000. Una impennata della criminalità ha travolto l’isola dal 2015, quando la Turchia ha permesso a centinaia di migliaia di persone di entrare in Grecia illegalmente, sia via terra che via mare.

Mentre l’Europa latita, l’Ungheria ha contribuito con 30.000 euro al restauro delle chiese devastate dagli immigrati.

L’Ungheria finanzia il restauro delle chiese greche vandalizzate dagli immigrati

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