I fiamminghi vogliono creare un proprio servizio segreto per sorvegliare le moschee

I fiamminghi vogliono creare una istituzione equivalente all’intelligence belga e all’agenzia di sicurezza di Stato per sorvegliare le moschee presenti sul proprio territorio.

La supervisione delle moschee riconosciute è infatti attualmente di competenza del Servizio di sicurezza belga (VSSE in fiammingo), gestito dal Ministero della Giustizia. Il nuovo governo fiammingo, stigmatizzando le “direttive contraddittorie” del VSSE riguardo a una moschea di Lovanio, ha però deciso di creare un proprio istituto di sorveglianza.

La moschea Al Ihsaan di Lovanio è stata al centro delle polemiche nel 2017, dopo che un imam avrebbe giustificato le violenze sulla propria consorte “se si fosse comportata male”. In seguito a vari rapporti del VSSE, essa è stata chiusa.

insegna della moschea di Lovanio

L’episodio ha spinto l’ex ministro degli interni Liesbeth Homans (del partito conservatore Nieuw-Vlaamse Alliantie), la quale ora presiede il parlamento regionale, ad avviare una procedura per revocare il riconoscimento ufficiale della moschea in accordo con un rapporto del VSSE.

Tuttavia, un rapporto successivo della stessa agenzia affermava che la moschea di Lovanio avesse interrotto qualsiasi relazione con l’imam in questione nel febbraio 2018, e perciò fosse stata depennata dalla lista dei “sorvegliati speciali” per estremismo.

Il nuovo governo fiammingo ritiene che l’ente statale abbia trasmesso le nuove informazioni troppo tardi e che talvolta le sue segnalazioni “si contraddicano a vicenda”. I piani per creare una versione fiamminga del VSSE belga sono stati quindi inclusi nell’accordo di coalizione del nuovo governo, entrato in carica questo ottobre.

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