La scorsa estate negli Stati Uniti alcuni giocatori di basket hanno adottato l’abitudine di inginocchiarsi durante l’inno nazionale per solidarietà al movimento Black Lives Matter, presumibilmente un gesto contro il razzismo, ma a sostegno di un movimento che ha mostrato molto razzismo. Non a caso molti americani sono rimasti indignati da un gesto che considerano irrispettoso verso l’inno.
Negli USA infatti è usanza ascoltare l’inno con riverenza, magari ponendo una mano sul cuore: un gesto politico durante l’inno diventa un rifiuto di quel simbolo nazionale, obiettivo a cui puntavano molti attivisti di Black Lives Matter, che per l’appunto durante la manifestazioni bruciano le bandiere americane. Il falso “antirazzismo” di quel movimento è stato smascherato nel giugno 2020 a Washington, quando i manifestanti hanno vandalizzato il monumento a Tadeusz Kościuszko, un eroe polacco che si è opposto alla alla schiavitù. Un attacco che ha indignato molti suoi connazionali.
La moda di inginocchiarsi contro il razzismo ha raggiunto anche l’Europa e gli atleti che non vogliono aderirvi vengono attaccati. Per esempio, durante le partite di qualificazione al Mondiale del Qatar 2022, la squadra inglese ha espresso l’intenzione di supportare Black Lives Matter con il famoso gesto.
Nei giorni precedenti questo gesto di solidarietà verso BLM si è potuto apprezzare nelle partite di Premier League, la prima divisione inglese.
E in certi casi la cosa non si è limitata più all’inginocchiarsi: hanno cominciato a comparire anche i pugnetti alzati.
Nel bel mezzo di questa campagna propagandistica, in concomitanza del match tra inglesi e polacchi è stata fatta molta pressione su questi ultimi affinché si inginocchiassero. Questo ha infastidito molto i giocatori. Teniamo presente che i polacchi sono un popolo orgogliosamente libero e il loro indomabile spirito non si concilia con l’idea di inginocchiarsi in sottomissione.
Ecco perché all’inizio della partita è successo questo:
Gli inglesi si sono inginocchiati, i polacchi sono rimasti in piedi, indicando la scritta “respect” presente sulle loro maglie.
Un gesto di dignità nazionale che è diventato virale sui social con tanti messaggi di sostegno alla Polonia.
Team Poland team refused to kneel at the start of their World Cup qualifier match with England
🇵🇱🇵🇱🇵🇱 pic.twitter.com/AoWStxnn2j
— Jack Posobiec (@JackPosobiec) March 31, 2021
La Federazione Calcistica della Polonia (Polski Związek Piłki Nożnej) in un comunicato ufficiale ha riferito che i giocatori della propria nazionale hanno deciso di assumere “una posizione neutrale e apolitica” nei confronti dell’iniziativa Black Lives Matter, aggiungendo: “Sottolineiamo che tutti i rappresentanti polacchi si oppongono a qualsiasi manifestazione di razzismo e intolleranza. Nelle sue attività e doveri statutari, la Polski Związek Piłki Nożnej è sempre stata guidato dall’apertura, dall’osservanza dei principi di uguaglianza, tolleranza e parità di diritti nei confronti di tutte le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dal colore della pelle, dalla religione e dalle opinioni politiche”.
Alcuni polacchi hanno equiparato l’accaduto a un episodio della Seconda guerra mondiale, risalente al 14 maggio 1938, quando durante una partita con la Germania la squadra britannica fece il saluto nazista sulle note dell’inno tedesco.
Secondo gli storici, i giocatori inglesi erano propensi a rifiutare di fare il saluto nazista, ma i funzionari del Foreign Office britannico fecero pressione negli spogliatoi per costringerli, in un momento in cui il governo di Neville Chamberlain voleva evitare la guerra con la Germania. Sebbene l’Inghilterra abbia vinto quella partita, l’episodio è ricordato con vergogna nel Paese.
Al contrario, l’atleta polacca Maria Kwaśniewska divenne famosa alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 per essersi rifiutato di fare il saluto nazista dopo aver vinto una medaglia di bronzo nel lancio del giavellotto. Il gesto di Kwaśniewska, pieno di dignità e coraggio, riempie ancora di orgoglio i suoi connazionali. Inoltre, nel 1939 l’atleta partecipò alla difesa del suo Paese, ricevendo la Croce del Valore, e dopo l’occupazione tedesca si unì alla resistenza polacca, nascondendo nel suo appartamento cattolici polacchi ed ebrei perseguitati dai nazisti.
Su Twitter, i polacchi sopstengono il gesto della loro nazionale con queste parole: Polacy klękają tylko przed Bogiem (“I polacchi si inginocchiano solo davanti a Dio”). Pur conoscendo il romanticismo dei polacchi, questa frase che ho letto a un utente di Internet di quel paese è più veritiera: Polacy klękają tylko przed Bogiem lub gdy się oświadczają kobiecie (“I polacchi si inginocchiano davanti a Dio o quando propongo a una donna di sposarli”). Per fortuna abbiamo la Polonia.
Powiedz tym prezesom, że Polacy klękają tylko przed Bogiem lub gdy się oświadczają kobiecie.
— Mania #Duda2020 🇵🇱 #Trump 2020 (@majkaolczak) March 31, 2021
Polacy klękają tylko przed Bogiem i przyszłą żoną! 🇵🇱👏👏💪 pic.twitter.com/KVvO2gByjW
— PrawnikPoPrawnik (@PoPrawnik2) March 31, 2021
Fonte: Los polacos sólo se arrodillan ante Dios o cuando proponen matrimonio a una mujer (Outono, 1 aprile 2021)