Quando mi sono iscritto a VK ho deciso di utilizzare un nome falso perché se Facebook è già una fogna dal punto di vista della privacy, non oso immaginare cosa possa essere un social russo. Infatti ho smesso di usarlo quando mi sono accorto che, per qualche “automatismo” (блять!), era comparso il mio indirizzo di casa (via e numero civico con una precisione strabiliante) in sovrimpressione a un’immagine che avevo pubblicato dal cellulare.
Ad ogni modo, al nome falso avevo abbinato anche una bella foto di Bettino Craxi, finendo involontarie per dar vita al fenomeno del craxifishing, cioè “catfishando” (ma in tal caso forse si dovrebbe dire “chadfishando”) i troiabot di VK, pittoreschi romance scammers che credevano di poter estorcere chissà quale cifra a un boomer italiano.
Se i troiabot sono rimasti a bocca asciutta, al contrario c’è qualcuno che ha deciso di portare il craxifishing a un livello superiore: Claudio Martelli (76 anni), esponente di spicco del PSI negli anni infernali di Mani Pulite, che a quanto pare convolerà a nozze a Tel Aviv con la piddina di ferro Lia Quartapelle (37 anni).
Questa storia indigna a diversi livelli: in primo luogo perché tutta la stampa italiana si è trasformata in un romanzo Harmony e nessuno ha avuto nulla da ridire sulla differenza di età. Il pensiero corre ai poveri Silvio e Briatore, col senno di poi da considerare dei veri e propri perseguitati politici (anche perché se i due ballassero la proverbiale Danza di Metamor riuscirebbero a formare il vero Trump italiano).
In secondo luogo perché, nonostante non conosca nello specifico le idee politiche di tale Quartapelle, avendo sentito parlare di lei solo per alcuni fantasiosi soprannomi (peraltro mi sovviene la nota espressione “farsi una pelle”, ma sono un signore e non la utilizzerò in alcun calembour) e per alcune surreali sparate atte a dimostrare la totale inconsistenza del suo pensiero almeno dal punto di vista delle relazioni internazionali, so per certo che deve essere una craxofobica come tutti quelli del partito di cui fa parte: ricordo che durante polemica sull’intitolazione di una strada a Sesto San Giovanni, un dirigente del Pd indirettamente paragonò l’indimenticato Bettino a una sorta di gerarca…
Infine, il punto più lancinante è: perché proprio Israele? Non vogliamo insinuare nulla, ma questa è davvero una nota stonata. Anche il sito Italia Israele Today ha qualcosa da ridire:
«La Quartapelle la ricordiamo sfilare per la “Palestina libera”, firmataria delle mozioni per il riconoscimento della Palestina, protestare per Gaza. E l’ex numero due del Psi lo ricordiamo al fianco di Craxi a sostegno dell’Olp di Arafat. Ma l’amore, si sa, compie miracoli. E di certo hanno scelto una delle città più belle del mondo. Pensa se si sposavano a Ramallah…».
Ricordiamo in effetti l’avversione verso la politica mediterranea di Craxi da parte dello Stato sionista e il celebre discorso del leader socialista alla Camera del 6 novembre 1985:
«Vedete, io contesto l’uso della lotta armata all’OLP non perché ritenga che non ne abbia diritto, ma perché ritengo che la lotta armata non porterà a nessuna soluzione. Sono convinto che lotta armata e terrorismo non risolveranno il problema della questione palestinese. L’esame del contesto mostra chiaramente che faranno solo vittime innocenti nel corso di questo tentativo di lotta armata, ma non risolveranno il problema. Non contesto però la legittimità, che è cosa diversa».
«Ma chi è quello là sopra? Ma chi è? Onorevole Martino, la prego!»
«Quando Giuseppe Mazzini, nella sua solitudine, nel suo esilio, si macerava nell’ideale dell’unità ed era nella disperazione per come affrontare il potere, lui, un uomo così nobile, così religioso, così idealista, concepiva e disegnava e progettava gli assassini politici. Questa è la verità della storia; e contestare ad un movimento che voglia liberare il proprio Paese da un’occupazione straniera la legittimità del ricorso alle armi significa andare contro alle leggi della storia. Io dico una cosa, io dico che l’OLP…»
(applausi)
«Onorevole Berselli, per favore, il Presidente del Consiglio ha diritto di parlare!»
«Mi spiace che voi… Si contesta quello che non è contestato dalla Carta dei principi dell’ONU: che un movimento nazionale che difenda una causa nazionale possa ricorrere alla lotta armata»
«Ma smettila, ma lasciami parlare, piantala!»
«Onorevole Baghino! Onorevole Berselli, la richiamo all’ordine!»
Dunque questo è lo state of affairs: aggiungiamo in cauda venenum che chiunque oggi intenda evocare Craxi secondo categorie moralistiche o cronachistiche quando ormai egli può esser celebrato solo dal punto di vista metapolitico e memetico, dimostra solo di essere un boomer che non ha mai trovato figa neanche durante Mani Pulite (a differenza dei protagonisti dell’imbarazzante serie tv dedicata all’evento storico).