Il Ghei Pride di Kiev è andato male anche quest’anno :(

Come è noto, l’unico scopo per cui Zelenskij sta mandando gli ucraini a morire al fronte è quello di organizzare dei Ghei Pride nel Donbass. Tuttavia, sembra che la gaia manifestazione nella stessa capitale ucraina trovi difficoltà a svolgersi in tutta la sua fierezza: quest’anno, giusto per dire, il Pride è stato interrotto dalla polizia a pochi metri dalla partenza per motivi di sicurezza.

Nonostante i rappresentanti delle minoranze sessuali fossero perfettamente allineati all’ultranazionalismo dei loro compatrioti intonando sin da subito slogan come “Gloria agli eroi” e “Facciamola pagare alla Russia”, le forze dell’ordine sono comunque dovute intervenire a pochi minuti dall’inizio e disperdere la folla.

Secondo uno degli organizzatori dell’evento, Robert Lutsenko, la polizia ha dichiarato che la presenza di gruppi anti-LGBTQ+ in città avrebbe potuto causare disordini. Del resto anche i precedenti Pride ucraini erano stati interrotti persino in maniera più sbrigativa, come nel 2015 quando ci furono effettivamente scontri diretti con i contro-manifestanti “omofobici”.

Quest’anno gli alfieri dell’arcobaleno avevano puntato sul patriottismo spinto contando che gli unici eventuali attacchi sarebbero potuti arrivare da Mosca (non a caso avevano organizzato l’evento nei pressi di una stazione della metropolitana per trovare rifugio in caso di allarme antiaereo). Invece, come al solito, è stata soprattutto la presenza degli “eroi” a interrompere la loro sfilata.

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