Questa vicenda è suscettibile di essere la miglior rappresentazione plastica del momento de Le Stupide XXIᵉ siècle (per parafrasare il titolo di una celebre opera di Léon Daudet): una ventina di rapper francesi, quasi tutti come prevedibile di origine afro-magrebina, si sono messi assieme per comporre un “super inno antifascista” contro il lepenismo. La stampa è ovviamente andata in visibilio prima ancora di ascoltarlo, a partire dal titolo del pezzo (No Pasarán), sia per scontatissime motivazioni politiche sia per la composizione etnica dell’ensemble, ma soprattutto per l’annuncio della devoluzione del ricavato alla Fondazione Abbé Pierre.
L’orgia di sinistrume spinto deve però fare i conti con la realtà del testo (anche perché è quello che conta in un genere dove la prospettiva propriamente “musicale” è alquanto irrilevante), il quale è un concentrato di complottismo, misoginia, antisionismo, slogan no-vax e putiniani! Roba che persino Marine Le Pen respingerebbe perché troppo estrema, ma che dovrebbe rappresentare un “manifesto” per il fronte repubblicano… ma per piacere.
A parte la povertà di contenuti (sostanzialmente il modello d’integrazione è quello del calciatore figlio di immigrati che vince i mondiali per la Francia), i riferimenti all’identitarismo da banlieue (motorini, islam e microcriminalità) e qualche minaccia di morte o insulti assortiti a Le Pen e Bardella (Jordan, t’es mort, “ci scopiamo la madre di Bardella”; “Andate a scoparvi le vostre madri, Marine e Bardella”, “Marine e Marion le puttane, frustate a queste cagne in calore”), ci sono dei passaggi degni di screenshot (infatti consiglio di accompagnare l’ascolto con la visione del video perché al confronto il gomblottismo, a cui tanto irridono gli ideologi che hanno ispirato tale iniziativa, è un’espressione di sobrietà e lucidità):
Fuck ******** ******, c’est tous des francs-maçons
“Fanculo” a dei nomi censurati, “sono tutti dei massoni” (e passa un’immagine di Macron davanti alla Piramide del Louvre…):
Le monde est contrôlé par des Illu-Minés
(“Il mondo è controllato dagli illuminanti”, in particolare… Joe Biden):
J’recharge le Kalachnikov, en Louis Vuitton comme Ramzan Kadyrov
(“Ricarico il Kalashnikov, in Louis Vuitton come Ramzan Kadyrov“, elogio del leader ceceno):
Font du mal à nos enfants, ils veulent nous injecter une puce dans l’sang (Antéchris)
[“Fanno del male ai nostri figli, vogliono iniettarci un microchip nel sangue” (Anticristo)”, ce l’ha con Bill Gates, lol]:
Espèce de franc-maçon, tu te nourris du sang qu’tu consommes
(“Sottospecie di massone, ti nutri del sangue che consumi”):
Normal que Sheytanyahou soit le blanc qui assure leur contact
“È normale che Sheytanyahou (Satana [Sheytan, in arabo] + Nethanyahu] è il bianco (sic) che gli assicura il contatto” [delle ideologie degli anni ’30 con il presente]:
Il testo è un concentrato di complottismo, misoginia, antisionismo, slogan no-vax e putiniani, solo in quanto è avanti con i tempi e già prefigura la mutazione di un partito qualsiasi “dedestra” in servi della narrativa dominante, ginocratici, MOLTO sionisti, vaccinati e MOLTO atlantisti.
Magreba preveggenti.
Parlare di “musica” va bé… Più che altro sembrano latrati di animali, certi animali (Ci siamo capiti…)
Essendo “vittime di un millenario razzismo sistematico” si possono permettere di tutto, anche affermare che “Marine e Marion le puttane/Un colpo di bastone su queste cagne in calore/Continuiamo la lotta/Presto festeggeremo la loro caduta» senza sussulto da parte delle nostrane suffragette, quello che vedono il patriarcato omicida per uno sguardo di troppo da parte di un maschio, specie se bianco ed etero. Per non parlare dei versi “complottisti” e antigiudiaci, ma anche qui “stranamente” gli ebrei sono silenti…
Cercando di essere seri, pare grottesca questa isteria verso la versione francese della Coatta Meloni e il suo toy boy Bardella, anche lui un Giambruno in salsa francese – lo so, sono malizioso…- ma in verità ha una spiegazione del tutto logica.
Marine Le Pen, come tutti i “populisti”, accetta la trasformazione della Francia in una democrazia multirazziale, ha accettato il paradigma egalitarista, il liberismo economico e ha fatto un disgustoso voltafaccia nei confronti della Russia.
I “populisti” sono esche per incanalare, sedare e infine ridicolizzare la reazione che hanno i popoli bianchi europei nei confronti di un destino coercitivo che prevede l’estinzione e la morte come palingenesi per le colpe della Storia.
È l’inadeguatezza “populista” serve a dare compattezza granitica all’ideale cosmopolita ed egalitarista come unico modo di concepire il futuro.
Ed evidentemente consci del risentimento e della violenta permalosità che hanno certi gruppi sociali ed etnici e su come esacerbare menti psicolabili a cominciare dalle (ex) minoranze di colore, ecco spiegata un’operazione come Le Pen, il tenere alta la tensione, questo latrare ossessivo al fascismo interplanetario forse serve a dare inizio alla resa dei conti finale, verso il vecchio mondo bianco.
Probabilmente (molto ma molto probabilmente) si darà il via una stagione di sangue, merda e fiamme.
Noi vogliamo reagire?
P.S.: Se vuole mettere in musica quest’altro mio commento, le suggerisco un inno metal.