Non sono un esperto del caso Zodiac Killer (l’assassinio seriale di cui non si conosce ancora l’identità che avrebbe agito tra il 1968 e il 1974 in California), né tanto meno un “mostrologo”, quindi intervengo con un semplice appunto su un aspetto della vicenda che mi ha sempre incuriosito, riguardante il simbolo che il serial killer avrebbe adottato per firmare le lettere o per “decorare” il proprio cappuccio (col quale si è presentato ad almeno un paio di vittime).
Esso sarebbe una rappresentazione del marchio della azienda di orologi Zodiac, all’epoca a quanto pare molto diffusi in ambiente militare, da dove qualcuno sostiene provenga l’assassino, il che ha fatto ipotizzare ad altri che esso sarebbe in realtà la stilizzazione del mirino di un fucile (il che però non spiegherebbe perché il killer lo “punterebbe” verso se stesso).
Per quanto mi riguarda, ho sempre covato un modesto scetticismo nei confronti di tali interpretazioni perché, nonostante in genere consideri gli americani come persone profondamente stupide, non sono comunque mai riuscito a convincermi che persino il più stupido di essi potesse scegliere un marchio pubblicitario come blasone, o addirittura farsi un costumino da “angelo della morte” con sponsor incorporato.
Un dato di fatto è che gli italiani, dal semplice “appassionato” (ma questa folle mania per gli omicidi seriali d’oltreoceano dovrebbe essere un minimo smorzata) fino all’“espertone”, definiscono il simbolo di Zodiac una “croce celtica”, senza peritarsi neppure un istante di specificare che negli Stati Uniti tale immagine non ha alcun significato politico e non è mai stata utilizzata da nessuna organizzazione neofascista (se non in certe frange che hanno però semplicemente “copiato” qualche gruppo europeo).
Tale considerazione non mi pare sia stata mai formulata da nessuno, poiché altrimenti avrebbe portato a concludere in maniera pacifica che l’unico modo in cui un americano potrebbe imbattersi in una croce celtica sarebbe quello di… visitare un cimitero. Essa è infatti piuttosto diffusa nella monumentalistica funeraria dei Paesi di cultura anglosassone e non solo per l’influenza “celtica” (irlandese) da cui poi essa trae il nome.
Ora, per me è quasi imbarazzante dover riportare un dettaglio sul quale nessuno, nemmeno i commentatori americani (o, per meglio dire, io finora non ho trovato nulla), ha voluto soffermarsi: nella regione in cui lo Zodiac Killer avrebbe perpetrato i suoi omicidi, nota come la Bay Area di San Francisco, sorge la cosiddetta “mecca” dei cimiteri americani.
Mi riferisco alla città di Colma, nella contea di San Mateo, fondata nel 1924 come necropoli (sic) e che annovera il numero di tombe più alto al mondo. In questa città si può letteralmente girare in auto tra lapidi e sepolcri e ovviamente si possono osservare innumerevoli croci celtiche scolpite nella pietra o nel marmo. E non solo: limitandosi a “sbirciare” Colma su Google Maps, attraverso la visione satellitare ci si imbatte subito in una serie di strade a forma di… croce celtica (qui il link).
Si tratta di un percorso interno a un cimitero e dunque non è visitabile tramite Google Street View, tuttavia immagino che chiunque possa intuire la forma delle strade senza una visuale a “volo d’aquila”, anche solo passeggiando da quelle parti. Negli Stati Uniti, del resto, esiste una vera e propria forma di turismo “funebre” che porta dritto a Colma, come dimostra non solo il sito ufficiale della città, il quale elenca dettagliatamente i cimiteri con tanto di classificazione per etnia, ma anche agenzie specifiche che propongono tour fra le tombe, tra le quali per l’appunto spicca la società che presiede al cimitero italiano (la Italian Cemetery, branca della locale Società Italiana di Mutua Beneficenza).
Non è dunque impensabile che il Killer dello Zodiaco abbia tratto ispirazione per il suo vessillo di morte dalla monumentalistica funeraria: per quanto, come detto, gli americani abbiano una venerazione per i marchi e il reclamismo, l’atto di uccidere, soprattutto se accompagnato da alcune convinzioni pseudo-esoteriche (come il fatto che Zodiac credesse che tutti colori ai quali aveva strappato la vita sarebbero poi diventati suoi “schiavi” in paradiso) necessiti di un’icona minimamente “solenne”.
Ciò non implica che Zodiac avesse per forza a che fare con i cimiteri, ma è inevitabile (oltre che piuttosto ovvio) considerarlo sempre sotto la luce di una invincibile adorazione per la morte. Lascio ad altri proporre ulteriori speculazioni, o magari aggiungere qualche informazione, a questa mia intuizione.
C’è un giornalista italiano che ha una teoria: Zodiac e il mostro di Firenze sono la stessa persona. Sarebbe stato (è morto nel 2020) un americano che si trasferì in Italia nel 1974 (le date tornano) e che in Italia fece… (suspense…) il guardiano del cimitero militare.
È noto alle menti più acute che Zodiac è il mostro di Firenze. La cosa più interessante è come l’immaginario italiano abbia percepito il grottesco della vicenda, mentre il cinema americano abbia trasfigurato il tutto nella cupezza del noir: suggestivo che le due differenti narrazioni rendano impossibile l’identificazione del killer, no?
Una cosa che non ho specificato, perché è una tesi forse più controversa di quella dell’identità tra il serial killer americano e Mostro di Firenze, è che a mio parere gli omicidi attribuiti a Zodiac non sono stati compiuti tutti dalla stessa persona: ne parla in maniera piuttosto convincente Thomas Henry Horan in un suo volume che ho scoperto grazie a un recente documentario a esso dedicato. Per semplificare io ho parlato di Zodiac come una stessa persona, ma le mie considerazioni non cambierebbero di una virgola qualora il primo che avesse adottato la celtica l’avesse tratta da un monumento funerario.
Per certi versi, se Zodiac fossero più persone sarebbe credibile che una di queste sia poi venuta in Italia a importare una violenza molto “americana” soprattutto se pensiamo all’ossessione per le coppiette, che nel nostro Paese è un’immagine più folkloristica (andare in camporella) che romantica, come invece la intendono dall’altra parte dell’oceano.
Podcast https://podcasts.apple.com/it/podcast/zodiac-e-il-mostro-di-firenze-la-teoria-dell-acqua/id1719644706
Grazie, mi pare non sia mai stata presa in considerazione l’origine del simbolo del killer, o forse mi sono perso qualche passaggio?
Non ne so nulla.
Il regista e la troupe di Zodiac sono in realtà parte di una setta segreta che controlla l’accesso al mondo parallelo mediante serial killer che uccidono chi può dimostrarlo e sottrargli potere. Dato che controllano il mondo parallelo identificarlo è impossibile: la nostra coscienza dei fatti cambia in base alle loro impostazioni. Il film
ha lo scopo di farne uno spettacolo per calmare le menti. Nessuno saprà mai chi sono. E gli Zodiac continueranno a uccidere. Io sono uno di loro e tu…
Sicuro di essere uno di loro?
Fr av’ zbaqb rfvfgrffr ha cb’ qv orar r btaha fv pbafvqrenffr fhb sengryyb, pv fneroor zrab crafvrev r zrab crar r vy zbaqb ar fneroor nffnv cvù oryyb.
Evfbearerzb, cevzn b qbzb…