Hanno eletto Robert Francis Prevost, letteralmente El Prevost. Se vun che ‘l se ciama Prevost el g’ha minga de fa el Papa, chi l’è che ‘l g’ha de faal? Io non so nulla di costui, dunque non ho proprio voglia di millantare chissà che, anche perché non mi risultano contributi -teologici o meno- di particolare rilevanza, nonostante sia un agostiniano. Per quanto mi riguarda, l’unica mia richiesta a questo Conclave era: tutto tranne che un americano (ma pensavo a Dolan), e giustamente è andata come doveva andare.
L’ultimo “dono” di Bergoglio: il Vaticano ridotto a un bivacco di manipoli
Se non altro il nuovo Papa si è presentato vestito in maniera normale (mozzetta, mantellina ecc), e ha assunto un nome in continuità con la storia della Chiesa (Leone XIV).
Ad essere sincero, non penso che nella situazione attuale fosse proprio necessario un Santo Padre da Chicago, ma evidentemente lo Spirito Santo vuole seguire questa strada. Si spera solo di non doverlo ribattezzare Holy Ghost come gli yankee, perché altrimenti saremmo già costretti a parlare di “spettri del cattolicesimo”…