I popcorn li avete ancora?
Devo dire che già qualche settimana fa quelli di “Informazione Corretta” mi aveva dilettato con la richiesta di scioglimento dell’Anpi; tuttavia festeggiando ora la migrazione della Open Society di George Soros (anche lui “migrante”, quindi!) da Budapest a Berlino, si sono ampiamente superati:
«George Soros, attraverso la propria fondazione, finanzia attività politiche che favoriscono l’invasione silenziosa dell’Europa da parte di milioni di musulmani. E’ giusto quindi che gli Stati prendano le doverose contromisure per limitarne le attività. Anche Israele è coinvolto nel folle progetto di Soros, infatti finanzia le Ong che sostengono le iniziative palestiniste contro Israele».
In verità questo divertente “cortocircuito” negli ultimi tempi lo si era già potuto apprezzare in diverse occasioni: nel caso particolare, durante la martellante campagna anti-Soros orchestrata da Viktor Orbán, quando i rappresentanti diplomatici israeliani avevano in un primo momento timidamente protestato, poi avevano abbozzato, e infine avevano incredibilmente sposato la linea del governo ungherese su sollecitazione di Netanyahu, che ha da tempo il dente avvelenato nei confronti del “filantropo”. E, per restare in tema, qualche mese dopo, quando il figlio del premier israeliano aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un meme antisemita contro Soros!
Non so se sia una nuova forma di umorismo ebraico, ma evidentemente anche in Israele la situazione politica è grave ma non è seria.