Il Times of Israel ha scoperto che il Misrad HaKlita, il “Ministero dell’Assimilazione e dell’Immigrazione” (sì, Israele annovera anche tale tipologia di dicastero) ha creato false storie di Aliyah di successo per propagandare tra gli ebrei della diaspora il “ritorno in patria”.
Fino alla fine di ottobre il profilo Twitter del Ministero dell’assimilazione e dell’immigrazione era piena di immagini di immigrati sorridenti che raccontavamo con entusiasmo del loro “ritorno” in Israele. Negli ultimi giorni tutti quei tweet sono scomparsi perché è saltato fuori che non c’era una sola storia vera: le dichiarazioni erano tutte inventate e persino le fotografie erano stock images.
Il Ministero ha confermato che tutti gli “immigrati” citati erano frutto di pura fantasia (tranne uno, che però in realtà non era nemmeno un immigrato) e che le storie sono state rimosse proprio in seguito all’indagine del Times of Israel.
Il Ministero dell’Assimilazione mette a disposizione circa 150mila dollari per programmi a favore dell’Aliyah: la propaganda su Twitter quasi certamente è stata finanziata con parte di quella somma.