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La Corea del Nord fa fucilare il primo contagiato da coronavirus

Analysis: Unverifiable North Korea coronavirus execution claim spreads online
(BBC Monitoring, 28 febbraio 2020)

La notizia che le autorità nordcoreane avrebbero fatto giustiziare un paziente con il coronavirus è stata ampiamente condivisa sui social media, nonostante sia praticamente impossibile verificarne l’attendibilità.

Il primo sito a pubblicarla è stato l’International Business Times, affermando che il leader del paese Kim Jong-un avrebbe “dato l’ordine di fucilare il primo paziente nordcoreano positivo al coronavirus“.

La storia si basa su un tweet di Secret_Beijing, un “osservatore sociale e analista della Cina” che tuttavia non indica alcuna fonte.

Il tweet è stato ripreso dall’IBTimes di Singapore, che cita anche i resoconti dei media sudcoreani basati anch’essi su fonti anonime: secondo uno di questi a essere sottoposto a pena capitale sarebbe stato un ufficiale di Commercio, reo di aver infranto la quarantena.

Dal momento che Pyongyang non smentirà (né confermerà) le voci, la storia si diffonderà “come un virus” (è il caso di dirlo) in un universo mediatico ghiotto di bufale sulla Corea del Nord.

Molte news di questo stampo partono infatti da tabloid sudcoreani vogliosi di visualizzazioni: alcuni esempi sono i resoconti raccapriccianti sulle esecuzioni ordinate da Kim Jong-il, nonché la dipendenza da formaggio di Kim Jong-un o la sua abilità a golf.

Al di là delle fake news, non è possibile sapere cosa stia accadendo in Corea del Nord. Il governo sostiene non esserci alcun caso di coronavirus nel Paese.

I media di stato – che di solito sono riluttanti a riportare notizie internazionali – dedicano ampie sezioni dei bollettini alla diffusione del virus a livello globale, brevi delucidazioni sullo sforzo delle autorità per proteggere il Paese dal contagio e alcune improbabili cure contro il virus.

Il governo di Pyongyang non ha confermato alcun caso in Corea del Nord e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha alleggerito le sanzioni per consentire di prevenire e controllare il virus nel paese. Le campagne di prevenzione rimangono comunque una questione di sicurezza nazionale

Il sito sudcoreano Daily NK sostiene, da fonti segrete, che ci siano stati effettivamente casi di Covid-19 e morti nel paese. Queste affermazioni non possono essere verificate e chi vive al di fuori dei confini coreani non può far altro che speculare su di esse.

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