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La discriminazione verso i brutti: il caso Modrić

Il calciatore dalmata Luka Modrić, eroe della nazionale croata e vice-campione degli ultimi mondiali, è considerato dalla comunità Incel uno dei suoi “santi protettori”: il motivo risiede nei continui insulti che riceve a motivo del suo aspetto poco attraente. Sembra una questione di nessuna importanza, ma il fatto che in un’epoca di vittimismo universale ci siano miriadi di “categorie” ai quali è vietato persino chiedere un minimo di rispetto, è un qualcosa che ci dice molto sui tempi in cui viviamo. Forse per capirli meglio dovremmo ribaltare quel famoso detto attribuito a Voltaire: Per capire chi vi comanda basta scoprire chi vi è permesso criticare.

Un tipico articolo “di costume” dedicato a Modrić

In tal caso è permesso criticare un uomo solo perché brutto, nonostante abbia ottenuto risultati straordinari a livello sportivo e abbia dato esempi di lealtà e umanità non indifferenti in un modo dominato da fama, forza e finanza. Di seguito propongo, solo a titolo d’esempio, una piccola selezione di tweet odiosi sparati in faccia al campione proprio mentre stava dimostrando le sue capacità “sul campo”. Anche qui, potrebbe sembrare un dato assolutamente insignificante: ma pensate solo se il bersaglio di certi attacchi fosse stato un gay, una persona di colore, una donna grassa o una cantante stonata. Quante prime pagine? Quanti accalorati editoriali? Quante raccolte di firme? Quanti provvedimenti di censura? Quante leggi speciali? Manco a farlo apposta, proprio oggi abbiamo assistito alla sceneggiata isterica della tennista Serena Williams contro un povero arbitro, colpevole a suo dire di averla penalizzata “in quanto donna” (che giocava contro un’altra donna, vale la pena rimarcarlo): dal momento che ci ha buttato di mezzo il femminismo (ma poteva fare il bis anche con la discriminazione razziale), i media si sono schierati totalmente a suo favore, dando vita al solito teatrino dell’assurdo.

Sei sei brutto però, nessuna pietà: anzi, lo sfottò e il bullismo sono fomentati dal politicamente corretto, che ha sempre bisogno di qualche capro espiatorio: di recente il filosofo Slavoj Žižek ha teorizzato il “nastro di Möbius” della libertà sessuale, stabilendo che per raggiungere l’egualitarismo perfetto è necessario che qualcuno ne sia escluso, quindi indirettamente giustificando il razzismo verso i maschi non attraenti (lui è un’altra eccezione alla regola).

Cogliamo anche l’occasione di rivolgere auguri di lieto genetliaco al grande Modrić, che nacque un giorno di trentatré anni fa a Zara. Forza Campione!!!

eccetera eccetera…

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