La grande e irreprensibile Lindsay Lohan

Qualche giorno fa su Twitter è apparsa questa foto:

La sensazione è quella di un incontro fortuito su un tavolo operatorio di una macchina da cucire e un ombrello. L’account che ha postato l’immagine apparterrebbe a una bambina siriana che ha commosso il mondo sopravvivendo ai bombardamenti di Assad, il quale tuttavia è gestito in inglese dalla madre, che però adesso ha creato un suo account personale, suscitando più di un sospetto su tutta la vicenda.

Ad ogni modo, la bambina esiste e ha fatto la foto assieme al suo amico Erdoğan, alla moglie del premier turco e all’attrice-cantante-modella americana Lindsay Lohan.

Lasciamo da parte la Turchia e la Siria, Assad ed Erdoğan, che poi finisce in caciara come al solito (“Ti tolgo il feed, traditore!”). Si sa come la penso, per me l’Impero Ottomano ha fatto anche delle cose buone. Mettiamola così: negli ultimi secoli solo la Sublime Porta è stata capace di tener vivo l’eroismo collettivo dei cristiani, perché poi per il resto si sono arresi proprio a tutto e a tutti: a Napoleone, alla modernità, ai comunisti, alla musica beat, ai gay – tranne che al Sultano (con quello persino Bergoglio rispolvera le crociate).

Parliamo invece solo della Lohan, una donna incredibile in tutti i sensi: non solo perché, tra lifting e droga, a trent’anni ne dimostra quasi il doppio, ma soprattutto perché ha deciso di rifarsi una carriera (anzi una vita: pare si sia convertita all’islam o roba del genere) e, per compiacere il nuovo  “bacino d’utenza”, oltre a fare propaganda a Erdoğan, ha iniziato a parlare con un falso accento turco, fingendo pure di dimenticarsi le parole in inglese (qui altri dettagli sulla vicenda).

 

Si tratta comunque di una scelta controcorrente, considerando sia la turcofobia dilagante che la coerenza di adottare un’identità non in opposizione a quella precedente (se non nei suoi aspetti negativi). Mi pare un fenomeno diverso, rispetto alla corsa delle ex-star alla corte di Putin: a parte i casi più celebri, ora anche Ornella Muti vuole diventare russa perché “lì c’è futuro”. Dubito tuttavia che per conciliare la nuova nazionalità con la fede buddista assunta qualche tempo fa andrà a vivere con i calmucchi. Però la Muti è la Muti, quindi massimo rispetto. Mi sembra tuttavia che la Lohan viaggi comunque a un livello superiore, forse al di sopra di un Guénon, per dire, eh…? No, forse è troppo. Ad ogni modo, Elhamdülillah.

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