La Grecia ridotta a “magazzino di anime”

Per quanto concerne la questione dell’immigrazione, la Grecia non ha di certo meno problemi dell’Italia, e il fatto che da Roma non arrivi alcuna sponda (alla faccia della solidarietà mediterranea tanto strombazzata) non fa che aggravare la situazione.

Se non altro la classe politica ellenica, nonostante il malgoverno di Tsipras e dei suoi compagni-camerati-compari, continua a mantenere più dignità della nostra: nei confronti dell’Austria, per esempio, mentre i rappresentanti italiani sono andati a piagnucolare dalla Merkel per il famigerato “muro” del Brennero (che da incapace qual è ha combinato il solito pasticcio, auspicando a giorni alterni la chiusura o l’apertura della frontiera), i greci, preso atto dell’esclusione dal vertice europeo di Vienna sull’immigrazione, hanno preferito non correre dalla maestra e gestirsela da soli, richiamando l’ambasciatore.

L’irritazione dei greci è più che giustificata: non contenti di averli umiliati in tutti i modi possibili, ora gli eurocrati sembra facciano apposta a trattare direttamente con Paesi fuori dall’Unione come Albania, Kosovo, Macedonia (Fyrom…), Montenegro e Turchia (con i quali peraltro Atene ha più di un conto in sospeso), promettendo loro regalie miliardarie e un ingresso privilegiato qualora li aiutino a “smistare” gli immigrati.

Ecco perché la migliore definizione della vergogna di Idomeni resta quella del vice-ministro per l’immigrazione Ioannis Muzalas “Magazzino d’anime” [αποθήκη ψυχών], espressione ripresa dallo stesso Tsipras, che infine l’attuale ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, ha indirettamente avallato proponendo di trasformare gli arcipelaghi dell’Egeo in una Ellis Island europea.

Magazzino d’anime sarebbe in realtà un titolo perfetto per descrivere anche la situazione dei greci in Europa, o degli “europei” stessi eternamente in fase di formazione, come l’homo sovieticus o, per fare un paragone più stringente, l’homunculus alchemico. Τι κάνουμε εδώ; Temiamo che un giorno, quando l’incubo sarà finito, questo libro lo scriverà proprio un greco.

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