La scienza conferma che l’aspetto fisico conta più della personalità

Un nuovo studio di psicologia evolutiva della Eastern Connecticut State University dimostra che anche quando un uomo possiede una grande “personalità”, la donna in cerca di appuntamenti si augura che egli sia soprattutto attraente.

I ricercatori hanno chiesto a un campione di donne dai 15 ai 29 anni di scegliere un partner da una serie di fotografie e descrizioni, mentre alle madri delle donne (dai 37 ai 61 anni) è stato chiesto di selezionare i possibili fidanzati per le loro figlie usando le stesse informazioni. I risultati hanno mostrato che l’aspetto di un uomo influenza entrambi i gruppi di donne in modo più netto della sua personalità. Ciò è accaduto anche quando la descrizione di un uomo era infarcita di inclinazioni personali altamente desiderabili, come il rispetto, l’onestà e la fedeltà.

Sia le figlie che le madri hanno valutato gli uomini attraenti e moderatamente attraenti come partner di incontri più desiderabili rispetto agli uomini non attraenti: questi i risultati pubblicatinel marzo 2017 dalla rivista Evolutionary Psychological Science (The Importance of Physical Attractiveness to the Mate Choices of Women and Their Mothers).

“Lo studio suggerisce che le donne apprezzano l’attrattivià fisica in un potenziale compagno molto più di quanto siano disposte ad ammettere“, ha dichiarato la ricercatrice Madeleine Fugère, professoressa di psicologia sociale presso la Eastern Connecticut State University.

Ricerche precedenti sull’argomento forniscono però risultati contrastanti. Alcuni studi hanno suggerito che sia i genitori che i loro figli (in particolare le figlie) potrebbero essere disposti a riconoscere che la personalità è più importante dell’aspetto di un potenziale fidanzato. Tuttavia, nella vita reale, non sembra che le persone prendano le proprie decisioni in base a tale criterio, ha dichiarato la dottoressa Fugère a Live Science. Ad esempio, i dati su una ricerca sul speed-dating mostrano che l’avvenenza di un uomo ha un forte impatto sulle preferenze delle donne.

Quindi, questo nuovo studio ha tentato di mettere alla prova l’annosa diatriba tra aspetto e personalità. I ricercatori hanno esaminato 80 figlie e 61 madri, sottoponendo a ogni donna le fotografie di tre uomini, uno dei quali “attraente”; l’altro “moderatamente attraente” e il terzo “poco attraente”, come determinato sulla base di dati provenienti da studi precedenti.

Ogni fotografia conteneva uno dei tre profili, che includevano caratteristiche e attributi della personalità stabilite come “appetibili” dalle donne alla ricerca di potenziali partner in base a numerosi studi. Questi profili erano divisi ancora in tre livelli: “altamente desiderabili”, “desiderabili” e la categoria con il punteggio più basso, che i ricercatori chiamavano “moderatamente desiderabile”.

Il profilo degli “altamente desiderabili” era composto da tre qualità: rispettoso, affidabile e onesto. I tratti dei “desiderabili” erano: amichevole, affidabile e maturo. Infine il profilo dei “moderatamente desiderabili” descriveva un uomo “piacione”, ambizioso e intelligente.

Dopo aver visto le tre fotografie e i profili della personalità, è stato chiesto alle donne di valutare quanto fosse attraente ogni uomo, quanto valutassero le loro descrizioni personali e quanto il soggetto fosse appetibile per un appuntamento (o, per le mamme, quanto lo fosse per la propria figlia).

I risultati hanno mostrato che finché un uomo era considerato attraente o moderatamente attraente, sia le madri che le figlie sceglievano il tipo che aveva i tratti della personalità più desiderabili. Ma quando a un maschio non attraente veniva attribuito un profilo di personalità “altamente desiderabile”, né le figlie né le madri lo giudicavano come un potenziale partner, rispetto a uomini dall’aspetto migliore ma con personalità meno desiderabili.

I ricercatori hanno concluso che sia le giovani donne in cerca di uomini che le madri in cerca di fidanzati per le loro figlie considerano un livello minimo di avvenenza un criterio fondamentale nella scelta del potenziale compagno. Lo studio suggerisce che se un uomo è considerato almeno moderatamente attraente, allora la sua personalità è importante per le donne, ha affermato ancora Fugère. Se un uomo però è considerato sotto una certa soglia di avvenenza, la sua personalità non sembra importare molto alle donne.

Secondo la ricercatrice, le donne tendono a sottovalutare l’importanza che attribuiscono all’aspetto fisico di un uomo. Gli uomini invece sono più consapevoli – o più disposti ad ammettere – che l’aspetto in una donna è più importante della personalità. L’enfasi degli uomini sull’aspetto per la scelta del partner può avere una base biologica, perché gli uomini associano l’attrattiva fisica di una donna alla fertilità.

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