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Le donne simulano l’orgasmo come strategia evolutiva

Secondo un recente sondaggio il 26% delle donne fingono un orgasmo ogni volta che fanno sesso, mentre per altri studi dal 25% al 74% di esse ammette di aver simulato il piacere almeno una volta nella vita. Una indagine del 2004 ha rilevato che su un campione casuale 1500 americani il 48% delle donne e l’11% degli uomini simulano l’orgasmo. Uno studio ha inoltre dimostrato che le donne che fingono l’orgasmo hanno maggiori probabilità di tradire il proprio partner.

Le femministe sostengono che la simulazione dell’orgasmo sia una prova del fallocentrismo che caratterizzerebbe la sessualità occidentale: in una società che celebra solo il piacere maschile, le donne sarebbero spinte a compiere atti che favoriscono l’orgasmo nei loro partner senza trarne alcun piacere fisico.

Questa però è una teoria smentita da numerosi studi, i quali al contrario dimostrano che la simulazione avviene spesso in un contesto più ampio rispetto a quello della semplice repressione sessuale.

Da una prospettiva evoluzionistica, le femmine fingerebbero l’orgasmo per simulare fedeltà a un partner maschile di bassa qualità genetica. L’obiettivo di una donna che mette in atto una strategia di accoppiamento poligamica sarebbe infatti di assicurarsi benefici dal maggior numero di maschi possibili, allo scopo di selezionare per la riproduzione soltanto quelli geneticamente superiori.

La femmina potrebbe quindi simulare un certo coinvolgimento nell’accoppiamento per indurre il partner a misurare la sua fedeltà in base all’appagamento sessuale da essa dimostrato, nonché eventualmente convincerlo di essere il padre del figlio di un altro uomo a lui geneticamente superiore.

Altre ricerche suggeriscono che una delle funzioni principali dell’orgasmo femminile sia quella di trattenere lo sperma di un maschio favorito alla riproduzione, quindi nel caso esso sia genuino potrebbe valere per gli uomini come un indicatore del loro status di “prescelti”; ma ciò implica appunto che le donne possano simulare l’orgasmo per dimostrare un coinvolgimento in una relazione superiore a quello reale.

Dal punto di vista biologico, le donne tendono in ogni caso a raggiungere l’orgasmo meno facilmente degli uomini poiché la maggior parte di esse necessita di una stimolazione clitoridea diretta per raggiungerlo. Infine per alcune di esse la “recita” potrebbe essere un modo indiretto di esprimere sentimenti di deferenza, vergogna o inadeguatezza nei confronti del partner.

Le brillanti osservazioni di cui sopra sono tratte da Wikipedia: ciò che avete appena letto è infatti una sintesi (correlata di link diretti a studi di biologia, psicologia e sociologia) della voce Fake orgasm, che non traduco nemmeno perché nella versione italiana verrebbe quasi certamente rimossa all’istante.

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